La Commissione Europea ha “stretti contatti” con le autorità italiane “per vedere che cosa implica lo stato di emergenza” dichiarato dal governo in riferimento ai flussi migratori. Lo dice la portavoce per gli Affari Interni Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. La Commissione, prosegue Hipper, “prende atto” della decisione del governo italiano di dichiarare lo stato di emergenza, che è una “competenza nazionale”, non comunitaria. “A quanto ne sappiamo è stata provocata dalla situazione migratoria particolarmente difficile che l’Italia sta affrontando – continua – dovremo guardare esattamente ai dettagli delle misure, prima di poter commentare” in modo più approfondito le decisioni adottate.
“Più in generale – aggiunge la portavoce – la Commissione è stata molto attiva. Abbiamo riconosciuto la situazione particolarmente difficile” che l’Italia deve affrontare, con una crescita “molto pronunciata degli arrivi nel Mediterraneo Centrale. Abbiamo presentato un piano mirato in novembre, con venti azioni specifiche, sostenute da misure operative e finanziarie. Nel frattempo stiamo lavorando a pieno ritmo su due binari: misure operative e continuare a sostenere” l’Italia e “adottare il patto sulle migrazioni e l’asilo”.
L’Italia, dice ancora Hipper, “ha richiesto sostegno finanziario per affrontare l’aumento recente di arrivi via mare e in particolare per la situazione critica determinatasi a Lampedusa. Siamo in stretto contatto” con Roma, conclude. ADNKRONOS