Arriveranno tra la notte e l’alba di domani a Catania i circa 700 migranti che sono su un peschereccio soccorso dalla Guardia costiera al largo delle coste siciliane. Il natante, trainato da nave ‘Peluso’ e scortato da due motovedette, naviga lentamente. Altri 108 migranti, che erano sulla stessa imbarcazione, sono stati trasbordati su una motovedetta, la Cp331, che li ha fatti già sbarcare nel porto del capoluogo etneo. La Regione Siciliana, tramite la propria Protezione civile, ha fatto realizzare due tendostrutture nell’ex hub vaccinale di via Forcile, nel rione San Giuseppe La Rena di Catania.
Lo Stato d’emergenza nazionale
Dovrebbe approdare oggi pomeriggio al Consiglio dei ministri la dichiarazione di Stato di emergenza nazionale in materia di immigrazione. La decisione, secondo quanto apprende l’ANSA, sarebbe maturata dopo un incontro avvenuto ieri tra i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci.
Musumeci, le isole da sole non possono affrontare la situazione
“Se oggi dichiareremo lo stato di emergenza sull’immigrazione? E’ una ipotesi assai probabile. Ieri mi sono sentito col collega dell’Interno Piantedosi, c’è una condizione di assoluta emergenza. Non è un fatto nuovo, io stesso avevo lanciato l’allarme settimane fa. E’ un problema che è destinato a non esaurirsi per almeno i prossimi dieci anni. Una condizione che mette in sofferenza le strutture dello Stato ed è inevitabile perché parliamo di esseri umani che hanno diritti e verso i quali dobbiamo avere un approccio responsabile. Lo stato di emergenza dovrebbe facilitare le procedure. Parliamo di un fenomeno mai conosciuto nel passato. Le isole da sole non possono affrontare questa condizione di emergenza”. Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci a Radio Anch’io. ANSA