(https://www.byoblu.com) – Prima l’Inghilterra, poi l’Italia, adesso la Germania: nubi di tempesta sembrano addensarsi sulle teste dei Ministri della Salute che hanno avuto un ruolo di primo piano durante le varie fasi dell’emergenza sanitaria. Mentre il nostro Roberto Speranza deve rispondere degli scottanti sms scambiati con il direttore dell’Iss Brusaferro, l’omologo tedesco Karl Lauterbach sale agli onori della cronaca per alcune affermazioni rilasciate alla trasmissione ZDF Heute Journal, in cui si è parlato della vaccinazione anti-covid e soprattutto degli effetti avversi.
I precedenti
Va ricordato che Karl Lauterbach è stato tra i più accaniti fautori della vaccinazione obbligatoria in Germania per gli over 60 e insieme a Olaf Scholz fu tra i 296 che votarono a favore dell’introduzione della legge che invece non venne accolta dal parlamento tedesco.
Un risultato che indispettì parecchio il ministro, come scrisse all’epoca il quotidiano Politico. In un’intervista rilasciata a Der Spiegel, Lauterbach si definì anche “adamantino sostenitore” della vaccinazione obbligatoria su chi lavorava a contatto con i bambini e consigliandola anche ai minori stessi, sostenendo che per i giovani il pericolo era “la malattia, non il vaccino”.
Affermazioni smentite dai dati, che dimostrano come la malattia Covid non sia letale in giovani sani e come sia molto più alto il rischio di incorrere nello sviluppo di miocarditi e pericarditi. Più volte Karl Lauterbach aveva inoltre affermato che i vaccini erano “privi di effetti avversi”, salvo poi doversi smentire.
Le nuove affermazioni
Ed è proprio sui danneggiati da vaccino che ora si appunta l’attenzione del ministro. Nel corso dell’intervista, infatti, Lauterbach ha affermato, ribadendolo poi con un tweet, che c’è bisogno di aiuti più rapidi per chi ha subito un danno post vaccino e che avvierà un programma con il suo ministero per indagare sulle conseguenze del Long Covid e dei danni da vaccinazione, mettendo in campo soldi ed esperti.
Ma chi deve risarcire i danneggiati? Sicuramente lo Stato, visto che le aziende produttrici godono di uno sgravio di responsabilità, per gentile concessione della Commissione europea. Lauterbach però si augura che le aziende farmaceutiche partecipino alla copertura economica dei danni, visti “i profitti esorbitanti” ricavati dai vaccini.
Pia illusione, ma chissà che i Ceo di Pfizer, Astrazeneca e Moderna non trovino il modo per stupirci ancora una volta.