Chiama 118 ma non c’è citofono e i soccorritori vanno via: 51enne trovato morto

Volontario trovato morto

Ha chiamato i soccorsi per un malore ma questi non sono mai arrivati. Il motivo? Il personale del 118, non sé riuscito a individuare la casa dell’uomo a causa dell’assenza di un citofono cui bussare. I sanitari hanno così deciso di tornare indietro senza effettuare l’intervento. Un dettaglio che se accertato renderebbe ancora più amara una storia che è anche un dramma della solitudine. Sarà un’inchiesta della magistratura ad accertare se ci sono responsabilità nel decesso del 51enne Sergio Aiello, morto nella sua casa di Castellammare di Stabia (Napoli).

Il malore e la chiamata al 118

Il 53enne, separato e padre di un figlio, si trovava da solo nella sua casa di Castellammare quando è stato colto da malore. L’uomo ha chiamato il 118 denunciando difficoltà respiratorie e chiedendo di essere trasferito in ospedale. Ma al loro arrivo a via Rispoli, una ventina di minuti dopo, i soccorritori hanno fatto fatica a trovare l’appartamento, sembra per l’assenza di un citofono, al punto che i sanitari avrebbero provato a chiamare ad alta voce il nome di Aiello, senza ricevere risposte e senza che nessuno abbia saputo fornire loro indicazioni precise sull’appartamento dove viveva.

I soccorritori vanno via e l’uomo muore

A questo punto – sempre stando alla ricostruzione fornita dai familiari della vittima – medici e infermieri sarebbero tornati alla centrale operativa segnalando il mancato intervento. Il giorno dopo è una delle due sorelle di Aiello, insospettita dal fatto che l’uomo non rispondeva alle sue telefonate, a fare la scoperta nell’appartamento del congiunto, trovando il corpo senza vita del cinquantunenne. E’ sempre la donna, nel controllare il display del cellulare, ad accorgersi come l’ultima chiamata fosse stata fatta proprio al 118.

La denuncia

E’ partita così una denuncia alla procura di Torre Annunziata che ha avuto come prima conseguenza il sequestro della salma che sarà sottoposta ad autopsia. Sarà proprio l’esame autoptico a stabilire le cause del decesso e se un eventuale pronto intervento dei sanitari avrebbe potuto scongiurare la tragedia.

Aperta un’inchiesta

Nel fascicolo per ora non risultano iscritti indagati, anche se non è escluso che nelle prossime ore – come atto dovuto – possano essere inseriti alcuni degli operatori che materialmente hanno partecipato all’intervento poi conclusosi nel modo peggiore.  https://notizie.tiscali.it