Studio Lancet: infezione da Covid protegge quanto i “vaccini”

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AGI.IT – Chi ha contratto il Covid-19 in precedenza è protetto da una nuova infezione almeno quanto chi si è vaccinato. È quanto si sostiene in uno dei più grandi studi condotti sull’argomento. Dieci mesi dopo aver contratto il Covid, i guariti hanno mostrato un rischio inferiore dell’88% di reinfezione, ricovero e morte, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Lancet. Ciò rende questa immunità naturale “almeno altrettanto durevole, se non di più” di due dosi di vaccini Pfizer o Moderna, afferma lo studio.

Gli autori hanno tuttavia sottolineato che le loro scoperte non dovrebbero scoraggiare la vaccinazione, che rimane il modo più sicuro per ottenere l’immunità. Lo studio, condotto dall’Institute for Health Metrics and Evaluation con sede negli Stati Uniti, è allo stato l’analisi più completa sulla durata della protezione per le diverse forme d’immunità.

I ricercatori hanno esaminato 65 studi di 19 Paesi fino a settembre 2022, il che significa che alcuni coprivano il periodo in cui Omicron si è diffuso in tutto il mondo. Le persone con immunità naturale da una variante pre-Omicron hanno visto la loro protezione contro la reinfezione svanire molto più rapidamente per i primi ceppi di Omicron, scendendo al 36% dopo 10 mesi, ha affermato lo studio.

“I vaccini continuano a essere importanti per tutti al fine di proteggere le popolazioni ad alto rischio come quelle che hanno più di 60 anni e quelle con comorbidità”, ha detto in una nota la coautrice dello studio Caroline Stein dell’Ihme. Lo studio fornisce anche un quadro più accurato di come potrebbe essere il Covid in futuro, poiché più persone vaccinate vengono reinfettate, acquisendo “l’immunità ibrida”.

“A lungo termine, la maggior parte delle infezioni si verifichera’ in persone con una forte protezione contro malattie gravi a causa di precedenti infezioni, vaccinazioni o entrambe”, ha affermato Cheryl Cohen, epidemiologa presso l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sudafrica. “Questi risultati suggeriscono che, analogamente ad altri coronavirus umani, potrebbe esserci un basso carico di ospedalizzazione stagionale” associato a Covid, ha affermato Cohen in un commento su Lancet.