La Russia non è in condizione di lanciare un’offensiva su larga scala in Ucraina. E’ lo scenario che l’intelligence di Kiev delinea a quasi un anno dall’inizio della guerra, innescata dall’invasione del 24 febbraio 2022. “Secondo le nostre informazioni, il comando russo non ha sufficienti risorse per una offensiva su larga scala”, dice Andrii Cherniak, portavoce dell’intelligence militare ucraina, intervistato da Kyiv Post.
Cherniak ritiene che Mosca cercherà di aumentare i suoi sforzi in Ucraina orientale, dove “sta cercando punti deboli nella nostra difesa”. “Tuttavia – prosegue – secondo le nostre informazioni, il comando russo non ha sufficienti risorse per una offensiva su larga scala. Il principale obiettivo delle forze russe rimane di ottenere almeno qualche successo tattico in Ucraina orientale. La Russia deve confrontarsi ad una scarsità di armi ad alta precisione e malgrado ciò continua ad usare il terrore dei missili contro i civili in Ucraina. I Russi hanno ormai usato l’80% dei loro missili di precisione. Cercano di ripristinare la loro produzione, ma finora non vi sono riusciti”.
Intanto le forze ucraine hanno riconquistato e rafforzato posizioni al fronte che in precedenza erano state perse, secondo quanto afferma il generale Valerii Zaluzhnyi, dopo aver parlato con il capo degli Stati maggiori riuniti Usa, generale Mark Milley.
“La situazione è molto tesa sul fronte di Donetsk, dove il nemico lancia fino a 50 attacchi al giorno. Violente battaglie continuano nelle aree di Vuhledar e Marinka – dice il generale – stiamo tenendo la difesa. In alcune parti del fronte, abbiamo riconquistato posizioni perse in precedenza e le abbiamo rafforzate. Malgrado la costante pressione del nemico, continuiamo a mantenere Bakhmut sotto controllo e intraprendiamo passi per stabilizzare il fronte attorno alla città”. ADNKRONOS