Viviana morta dopo il parto dei gemellini: «Il ginecologo non sapeva come operarla»

Viviana Delego

Un nuovo caso di malasanità? Si continua ad indagare sulle circostanze della morte di Viviana Delego, la donna di 41 anni che è morta cinque giorni dopo aver partorito due gemelli con un cesareo. La 41enne di Fasano, in provincia di Brindisi, mancata lo scorso 22 dicembre, all’ospedale Perrino di Brindisi, sarebbe morta per complicazioni legate ad una forte emorragia, che ha reso necessaria l’asportazione dell’utero su richiesta del ginecologo.

Un documento inviato alla direzione sanitaria dell’ospedale, dal primario di Chirurgia generale, Giuseppe Manca, descrive l’intervento d’urgenza di asportazione totale dell’apparato riproduttivo, perché il ginecologo ha ammesso che: «la situazione estremamente difficoltosa e non in grado di trattarla…», scrive il Corriere del Mezzogiorno.

La paziente era giunta in sala operatoria in condizioni critiche, conseguenza di un’emorragia post-parto che aveva indotto i medici a trasfusioni massicce, tanto da aver consumato 17 sacche di sangue e ciò nonostante Viviana era in «emergenza con choc ipovolemico da sanguinamento post partum, dato che il direttore dell’unità operativa non era in servizio perché fuori sede e la sua vicaria non era presente per malattia». Nel momento di massima urgenza, nel reparto non c’erano il primario e la vice, mentre il ginecologo non era in grado di eseguire l’intervento.

In un susseguirsi di condizioni sempre più drammatiche, la 41enne è tornata sotto ai ferri per subire l’asportazione dell’utero da parte del chirurgo richiamato con urgenza. Cinque giorni dopo la nascita, la mamma è morta, senza aver potuto conoscere i suoi due figli. Ora spetta alla magistratura l’analisi di tutto il percorso ospedaliero, per accertare eventuali responsabilità del reparto, del ginecologo o del chirurgo, come causa della morte della donna.

Intanto per l’Asl, il caso è chiuso. «Sono state messe in atto tutte le procedure mediche, chirurgiche e di terapia intensiva previste nel trattamento di questi gravissimi casi». Anche il Papa, commosso, aveva telefonato a Giacomo Cofano, il giovane marito della donna e papà di tre bambini. Sulle sue spalle, infatti, i due figli gemelli, la più grande Emma Maria di sei anni e la scelta di andare fino in fondo nella ricerca della verità sulla moglie Viviana.
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