Pd giù al 14%, Boldrini: “mi iscrivo al partito”. Ecco perchè

Boldrini blocco navale

(www.ilgiornale.it) – Quello della “destra più destra di sempre” è ormai diventato un tormentone. Un leitmotiv che Laura Boldrini ripete con frequenza martellante. L’ex presidente della Camera lo ha intonato in particolare negli ultimi giorni, annoverandolo nel dibattito sul futuro del Pd. Secondo la deputata, infatti, il partito dem dovrà rafforzarsi per fare da argine al centrodesta. Anzi no, alla “peggior destra di sempre”. Aridaje. Ed è proprio partendo da questi presupposti che oggi che la parlamentare maceratese ha annunciato la propria scelta di campo: quella di iscriversi per la prima volta al Partito Democratico.

Pd, la scelta di campo della Boldrini

Sebbene stia svolgendo la propria attività politica accanto ai dem, infatti, Boldrini non era formalmente una tesserata al loro partito. Ora però i tempi sono maturi e Laura è pronta a salire sul carrozzone politico guidato (ancora per poco) da Enrico Letta. L’ex presidente della Camera, che sostiene Elly Schlein nella corsa alla segreteria Pd, non solo ha annunciato la propria adesione al partito ma ha esortato anche gli altri a seguirla in questa scelta. “Più persone si iscriveranno al Partito Democratico, più il sistema delle correnti verrà scardinato. Spero che i ragazzi e le ragazze capiscano che è arrivato il momento di fare la loro parte per costruire il Paese che vogliono”, ha affermato in un’intervista a Radio Immagina. Un appello piuttosto ambizioso, se si considera che oggi – secondo i recenti sondaggi – il Pd sarebbe ai minimi storici nei consensi.

Pd “argine alla destra più destra”

“Chi non è contento colga ora l’occasione per cambiare le cose. Io stessa, che non sono mai stata iscritta a un partito, ho deciso in questa occasione di iscrivermi al Pd proprio perché bisogna rinnovarlo e rafforzare l’unico argine che esiste alla destra più destra di sempre. Quell’argine è il nuovo Partito Democratico”, ha proseguito Laura Bodrini ai microfoni della web radio dem. Così, ancora una volta, è rispuntato il ritornello della destra brutta e sporca rispetto alla quale non servirebbe una semplice alternativa politica, come giusto che accada nella dialettica democratica, bensì un vero e proprio “argine”.