La tedesca Lufthansa banchetta sulle ceneri di Alitalia

Alitalia Ita

Con una dichiarazione d’intenti, la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha formalizzato al Governo italiano la propria intenzione di entrare, per ora con una quota di minoranza, in Ita, la compagnia che ha rilevato Alitalia. In Germania sembra che l’operazione sia ormai fatta e che, al di là dei dettagli tecnici, Lufthansa abbia iniziato la procedura di acquisizione completa di Ita. Da Francoforte sottolineano la strategicità del mercato italiano – per il turismo ma anche per la stessa economia italiana, votata alle esportazioni: “È il secondo mercato per la compagnia, dopo gli Stati Uniti”. Per queste ragioni oltre vent’anni fa, cominciò l’ingresso nel nostro paese con l’acquisizione di Airdolomiti: prima con un’aquisizione di minoranza (nel 1999) e poi assumendone il controllo completo (2003). Uno schema che potrebbe ripetersi oggi.

Cifre ufficiali non c’è ne sono, per ora c’è solo una preliminare dichiarazioni d’intenti della compagnia tedesca al governo. L’Handelsblatt, il quotidiano economico tedesco, ipotizza per un ingresso preliminare in Ita (circa il quaranta per cento delle azioni) una spesa di 300 milioni di euro. Ma è solo il primo passo: la stampa tedesca sembra convinta che Lufthansa voglia tutta la compagnia, del resto della dichiarazione d’intenti si parla di un’opzione per un passaggio ulteriore, e il fatto che AirFrance ha dichiarato di non essere più interessata ad Ita sembra un’ulteriore garanzia per il successo dell’operazione. Operazione che, tuttavia, non è valutata unanimemente in modo positivo.

Ita ha certo molte eccellenze (nell’ultimo anno sono tornate a salire le prenotazioni, come pure molto valida è la puntualità) ma la compagnia ha bisogno di liquidità. Oltre a questo, i tedeschi dovranno capire che scelte adottare con i piani già formalizzati dal management di Ita: trentanove nuovi aerei per estendere la flotta. E, soprattutto, come gestire il difficile rapporto tra Milano e Roma: problema che anche in Germania comincia a presentarsi con la crescita dell’aeroporto berlinese che ormai inizia a far concorrenza a quello storico di Francoforte. Secondo la FAZ Fiumicino potrebbe diventare un hub tedesco per le destinazioni africane e sudamericane.

Sempre l’Handelsblatt si chiede quale sarà la reazione del governo italiano. In effetti, a Roma dovranno decidere come accogliere la proposta tedesca. Se il Governo dovesse tener fede alle voci degli ultimi tempi, di disinteressarsi al destino della compagnia, allora la proposta potrebbe essere accolta. Altrimenti potrebbe essere valutata con ostilità ma che imporrebbe al governo di reperire ulteriori fondi per tenere in vita la compagnia italiana.
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