“la guerra impone che Mosca sia sconfitta altrimenti il mondo saprà che non ci sono regole né principi, che vale solo la legge del più forte”
ROMA, 17 GEN – “Non mi piace l’atmosfera politica che si crea quando ci si concentra troppo sulla persona, anziché dei contenuti, dei temi, dell’agenda“. E’ lo sfogo-riflessione di Sanna Marin durante un panel del Forum economico mondiale. Con la premier finlandese che, dopo un’intervista tutta centrata sulla guerra russa in Ucraina e sulla richiesta di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato, alla fine non può evitare la domanda sullo ‘scandalo’ che l’aveva colpita pochi mesi fa per i video i cui era ripresa durante una serata di balli fra amici.
“Ci si concentra troppo sulle persone, invece vorrei che si parlasse dei contenuti” è la frecciata ala copertura mediatica riservata alla premier finlandese. Una riflessione che si accompagna alla domanda ‘cosa sarebbe successo se al posto mio ci fosse stato un uomo’ e che, all’audience globale di Davos, rivolge una postilla sulla “uguaglianza di genere che in Finlandia è sempre stata molto importante. Siamo un Paese piccolo e non ce la faremmo senza mobilitare tutte le risorse che abbiamo”.
Il processo di adesione alla Nato per Finlandia e Svezia “deve andare mano nella mano, perché i due Paesi posseggono tutti i requisiti”, aveva detto la premier poco prima che l’intervista virasse, appunto, sul personale. E alle reticenze (ricatti, secondo alcuni osservatori) della Turchia la risposta è che “la ratifica sarebbe dovuta andare più velocemente”. Per la Finlandia “la sicurezza è fondamentale” e se prima poteva esserci cooperazione con la Russia, la guerra impone che Mosca sia sconfitta: “Altrimenti il mondo saprà che non ci sono regole né principi, che vale solo la legge del più forte”. (ANSA).