Monti: no allarmismo, tensioni sociali dannose per il Paese, lotta all’evasione fiscale

Rischia di essere anticostituzionale il taglio agli stipendi dei manager pubblici. Piu’ che su nuovi interventi si punta sulla lotta all’evasione fiscale.

25 luglio – Il premier Mario Monti, riferiscono fonti ministeriali, e’ rimasto impressionato per l’escalation di allarme creato dagli enti locali, con il rischio che possano scaturire tensioni sociali dannose per il Paese. Per questo il governo vuole inviare ‘segnali’ rassicuranti.Il governo non ha mai ipotizzato il blocco delle tredicesime di statali e pensionati, sottolineano fonti di palazzo Chigi.

Monti in ogni caso e’ preoccupato per la situazione economica e non ha nascosto a Bersani ed Alfano i suoi timori. Ma all’orizzonte non ci sono manovre. Anche la ‘fase 3′ sulla spending review, il cui varo in un primo momento era ipotizzato prima di Ferragosto, non ci dovrebbe essere.

Per di pu’, fanno notare altre fonti ministeriali, rischia di essere anticostituzionale il taglio agli stipendi dei manager pubblici. Piu’ che su nuovi interventi si punta sulla lotta all’evasione fiscale e su un possibile aiuto della Bce. I contatti con Mario Draghi sono costanti, continui e coinvolgono tutti i palazzi istituzionali. L’istituto di Francoforte sarebbe pronto ad intervenire, qualora si dovesse registrare un ulteriore attacco speculativo ai danni del nostro Paese, viene assicurato.