di Gabriele Alberti – www.secoloditalia.it – Con la scusa dell’antifascismo in assenza di fascismo il Municipio 9 di Milano ha concesso il patrocinio e l’utilizzo gratuito della Civica Stamperia all’Anpi di Dergano per la solita opera di indottrinamento confezionata su misura per i bambini e i ragazzi che frequentano elementari e medie in questo quadrante alla periferia nord del capoluogo lombardo. Si tratta di un ciclo di “Letture: verso una nuova resistenza. Non solo 25 aprile”. In collaborazione con l’Anpi lavoreranno le biblioteche municipali, le librerie Mamusca e Scamamù e la Cooperativa Sociale Coesa Ascolto Circolare. Ogni 25 del mese, da gennaio fino a novembre, ci sarà in programma un appuntamento con la vulgata resistenziale.
L’ideologia nelle scuole: il caso dell’Anpi di Dergano
Certamente non saranno incontri impostati sullo studio dei fatti storici nella sua complessità, ma dalle premesse di cui ci informano le pagine milanesi di “Libero” saranno incontri orientati in un’unica direzione. Per ogni incontro, fa sapere il Municipio 9, «saranno selezionati libri da leggere e verrà proposta una biografia per ulteriori letture di approfondimento». Insomma, testi ben selezionati dall’alto dell’impostazione ideologica di riferimento. Gli argomenti proposti per quest’ anno vanno «diritto alla cura e alla crescita sana» al «futuro e lavoro»; dalla «pace» alle «opportunità per tutti/povertà». A una ventina di bambini per ogni incontro verranno lette storie sulla Resistenza.
Anpi, l’ossessione per l’antifascismo in assenza di fascismo
La sezione Anpi “Martiri di Dergano” dichiara espressamente che suo scopo è quello di «colmare le lacune nella storia recente della nostra zona, in particolare due: l’epoca fascista che è però ricostruibile e l’opposizione al fascismo più difficile da ricostruire data la clandestinità in cui si svolgeva». L’ossessione per il fascismo è un imprinting da imprimere fin da piccoli. L’Anpi decide che i bambini/ragazzi del Municipio 9 devono essere catechizzati sui “veri” temi all’ordine del giorno. E la matrice di riferimento è la falce e martello: «Nella nostra zona, a tutto il 1943 l’antifascismo fu in larga misura di matrice comunista dell’appena costituito Pci e del vecchio partito Socialista». Con il placet della giunta del Municipio.
Il tentativo di affiancare l’avvento del fascismo a FdI
Sarebbe interessante capire cosa pensano le famiglie di questo ciclo di letture. Se ne sono felici, se siano favorevoli ad un’interpretazione molto orientata della storia; o non vorrebbero essere loro ad accompagnare i figli nello studio di un periodo cruciale della storia. Se lo chiede il centrodestra cittadino. Le iniziative extracurriculari al di fuori del piano triennale delle opere devono essere comunicate alle famiglie. C’è stato questo passaggio? Non è la prima iniziativa del genere a Milano, città dove la sinistra governa. E dove all’Anpi viene consentito molto spesso di “educare” i più giovani. E che non di solo storia si tratti è evidenti: lo scorso novembre la sezione provinciale milanese dei partigiani aveva organizzato, insieme all’Osservatorio sulle nuove destre, un evento a dir poco grottesco con tanto di logo del Comune sulla locandina (non autorizzato da Palazzo Marino): si voleva porre sullo stesso piano l’epoca fascista e l’avvento di Fratelli d’Italia e Lega al governo del paese. Pietà.