In Brasile, il ministro della Giustizia Flavio Dino ha reso noto che la polizia federale ha già identificato in dieci Stati del Paese persone sospettate di avere legami economici con gli organizzatori della manifestazione definita “tentato colpo di Stato” di domenica a Brasilia e ha affermato che sono già stati emessi mandati di arresto. I nomi non sono stati resi noti. I sospettati avrebbero anche finanziato il noleggio di autobus per portare i manifestanti nella capitale. Il ministro ha affermato che la responsabilità riguarda anche coloro che non erano presenti agli assalti: finanziatori e organizzatori.
Bolsonaro: “Triste per le violenze, presto rientrerò in Brasile”
L’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, si è detto “dispiaciuto” per gli atti di violenza e vandalismo avvenuti domenica a Brasilia da parte di suoi sostenitori. Bolsonaro, negli Stati Uniti dal 30 dicembre per ferie programmate da tempo, ha anche rivelato che potrebbe “anticipare” il suo rientro nel Paese. Attualmente l’ex leader di destra è ricoverato in un ospedale di Orlando per un’occlusione intestinale.
Bloccati i conti bancari dell’ex presidente
Il vice procuratore generale della Corte dei conti brasiliana, Lucas Rocha Furtado, ha disposto il blocco dei conti bancari intestati all’ex presidente. Oltre a Bolsonaro, il blocco riguarderà anche il governatore del distretto federale, Ibaneis Rocha (nel frattempo sospeso dall’incarico su ordine della Corte suprema), l’ex responsabile per la Pubblica sicurezza di Brasilia, Anderson Torres, e tutti i finanziatori degli atti di vandalismo avvenuti domenica contro i palazzi del potere della capitale brasiliana. tgcom24.mediaset.it