BRUXELLES, 04 GEN – Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue, nei primi sei mesi del 2023, non ci sarà alcun patto sull’immigrazione. Lo prevede l’ambasciatore della rappresentanza permanente della Svezia presso l’Ue, Lars Danielsson, in un colloquio con il Financial Times all’avvio del semestre. Nell’agenda di Stoccolma per l’Ue, poi, un maggiore sostegno all’Ucraina e realismo sul libero mercato per bilanciare chi cerca di inondare l’Europa di aiuti di Stato.
Nessuna difficoltà è attesa rispetto al supporto all’esecutivo di centrodestra di Ulf Kristersson da parte dei Democratici svedesi, di estrema destra ed euroscettici: “Probabilmente ci sono argomenti tabù per i Democratici di Svezia – ha affermato -. Ma io ricevo istruzioni dal governo”.
A Bruxelles “non credo che le persone siano molto preoccupate”, ha aggiunto chiedendo di guardare ai risultati della presidenza svedese tra uno o due mesi. Secondo Danielsson la presidenza dell’Ue porterà avanti il lavoro legislativo per il nuovo patto migratorio: “Faremo sicuramente avanzare il lavoro” ha spiegato, “con piena forza”. Ma “non vedrete un patto migratorio completato durante la presidenza svedese”, ha detto Danielsson. Ci sarà, ha previsto, non prima della primavera del 2024. (ANSA).