(Adnkronos) – La stima che in Cina si arrivi a 250 milioni di casi di covid entro la fine del mese, “è molto verosimile: se è vero che chi arriva dalla Cina è positivo al 50%, vuol dire metà della popolazione cinese ora sta incubando o sta avendo un contatto con questo virus molto contagioso”. A parlare, ospite della trasmissione di Rai Radio1 ‘Radio1 Box’, è l’epidemiologo e docente universitario Pierluigi Lopalco. “Il Paese si trova in una sorta di tempesta perfetta, senza potere più sostenere quei lockdown pazzeschi in cui si mettevano in quarantena intere città, e, dall’altra parte, coi virus della famiglia Omicron si sono trovati liberi di circolare e hanno trovato terreno fertile, con una popolazione completamente suscettibile”, ha aggiunto.
Si parla di varianti oppure ancora no?
“Per ora è probabile che questa ondata pandemica sia ancora sostenuta dalla famiglia Omicron, una famiglia di sottovarianti. Il timore – avverte Lopalco – è quello che Omicron possa sviluppare ulteriori varianti ma ora questo allarme non esiste”.
Parlando dei tamponi fatti negli aeroporti, a Rai Radio1 Lo Palco ha spiegato: “il senso di quei tamponi è monitorare la circolazione del virus, non bloccare le persone alla frontiera. Il virus circola anche qui, ma noi siamo ben protetti, dalla vaccinazione e dalle precedenti ondate pandemiche. I tamponi – ha concluso – insomma sono fatti per individuare precocemente una eventuale nuova variante”.