Si avvia alle fasi finali il processo a carico di Don Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano originario di Sparanise, accusato di abusi sessuali su minori, induzione in concorso alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico celebrato dinanzi alla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco. Il presidente del collegio ha chiuso l’istruttoria dibattimentale rinviando alla seconda metà del mese di febbraio per le discussioni. I difensori hanno ritenuto superflue le dichiarazioni degli ultimi testimoni.
L’indagine su Don Roncone venne avviata dai carabinieri della compagnia di Capua nell’agosto 2020 quando l’ex parroco venne sorpreso la notte del 14 agosto alla guida di una Madza 2 in una zona semi buia in compagnia di due ragazzi rumeni di 18 e 16 anni nei pressi del cimitero comunale di Vairano Patenora. Identificati i ragazzi i militari procedendo alla perquisizione degli smartphone di uno dei due scoprirono l’esistenza di una relazione borderline intercorrente con uno dei giovani ed il parroco.
Avviate le indagini vennero passati al setaccio i gusti omosessuali del prete che prediligeva ragazzi dell’Est Europa ed africani con cui consumava rapporti sessuali in B&B partenopei nei pressi della stazione ferroviaria o in sale cinematografiche di cinema porno. Dalla visione dei sistemi informatici in uso a Don Roncone si scoprì che alcuni giovani venivano ‘coccolati’ con regalie per le loro prestazioni. Si scoprì inoltre che all’interno della canonica si consumò una violenza ai danni di un minore consistente in una palpatina al sedere. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Dario Mancino, Renato Jappelli, Ernesto De Angelis, Luigi Scorpio.
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