Rai, esplode il caso del tacchino

tacchino rai

di Fabrizio Biasin – È esploso il caso del tacchino in Rai. Una cosa seria. Serissima. Forse. Alle ore 12.27 di ieri – orario di Greenwich +1- Riccardo Laganà, componente del cda di Viale Mazzini, nonché – riportiamo dalla bio «Papà di Nicolino, attivista difesa ambiente e diritti animali #vegan» cinguetta così su Twitter: «Presso mensa #RAI di Saxa Rubra si torna al medioevo nel nome del rispetto di sedicenti “tradizioni”. Il dileggio di un corpo che voleva vivere crea disagio e offende sempre più persone.

Nel 2023 occorre rispetto per gli animali, ambiente e le sensibilità di chi non mangia animali». A corredo, alcuni “mi piace”, compreso quello dell’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli– evidentemente amica del tacchino -, oltre a tutta una serie di commenti che certificano l’incredibile serietà della questione. Ne riportiamo qualcuno a caso. 1) Teresa T: «Sono d’accordo». 2) LB74: «Che sequela di cazzate che hai scritto!». 3) Almost2: «Comunque non capisco perché il tuo diritto a mangiare vegetariano deve per forza prevalere il mio diritto a mangiare carne. Non ti va? Ci sono un sacco di pomodorini nel tavolo. P.s. Mangiare carne è ancora legale». 4) Marco Caldesi: «Non capisco però perché accanirsi contro delle povere verdure… sono organismi viventi anche loro, e anche loro vogliono crescere e vivere… eppure vengono tagliate, triturate, persino frullate quando le loro cellule sono ancora vive. Esigo più rispetto!». 5) Valeria S: «Ma voi non state bene, davvero». 6) Gelpetto: «Sembra buono».

tacchino raiLa foto del bestione arrostito, effettivamente, pare uscita da un agghiacciante cooking sciò Anni 80: ci sono i pomodorini infilati un po’ qua e un po’ là (sì, anche “là”), ci sono le foglie di insalata, ci sono orpelli tragicomici che ti vien da pensare alla digestione dei poveri dipendenti Rai. Poi torni a guardare i “mi piace” e quello della Fedeli è strategicamente scomparso. Forse la diretta interessata si è ricordata di aver litigato in passato con un cappone, forse si è fatta convincere dal commento di Gelpetto, forse banalmente – le è venuto in mente che stasera c’è il cenone e zio Franco si farà la foto contorniato da sughi di cinghialone e arrosti vari. Chissà.

TACCHINOPOLI

Com’ è come non è, “sua fedeltà” ha lasciato Laganà solo a difendere la causa del tacchino, mentre noi in questo giorno così importante non possiamo fare altro che porci alcune inquietanti domande, destinate tra l’altro a non avere una risposta. Eccole, a raffica. Da quando il tacchino è una tradizione natalizia? Non era tipico del Giorno del Ringraziamento Americano? Alla mensa Rai è forse in corso un pericoloso golpe yankee? Dove minchia hanno trovato i micidiali cappuccetti bianchi che avvolgono le zampe dell’animale? Nella dispensa del mitico È sempre mezzogiorno condotto da Antonella Clerici?
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