Conferenza di Parigi, Zelensky: “all’Ucraina servono generatori e blindati per superare l’inverno”. È entrata nel vivo a Parigi la Conferenza internazionale per il sostegno alla resilienza e ricostruzione dell’Ucraina, organizzata dall’Eliseo e co-presieduta dal presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodymyr Zelensky, collegato da Kiev. L’iniziativa punta a creare una piattaforma comune di coordinamento degli aiuti, allargando il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea ad altri Stati e organismi internazionali, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze immediate ucraine (come la preservazione delle infrastrutture civili nei settori dell’energia, dell’acqua, dell’approvvigionamento alimentare, della sanità e dei trasporti).
Il vice premier e ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, che ha spiegato: “L’Italia fornirà un contributo iniziale di 10 milioni di euro al meccanismo per la coordinazione degli aiuti all’Ucraina. Siamo pronti a fare la nostra parte per aiutare la popolazione. Non è soltanto una questione militare, abbiamo inviato decine e decine di tonnellate di materiale elettrico, di trasformatori, di commutatori, per permettere all’Ucraina di avere una rete elettrica funzionante durante l’inverno e anche per favorire il riscaldamento della popolazione civile”. Le parole del ministro si aggiungono a quelle della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ribadito il “sostegno incondizionato” a Kiev nel conflitto.
Proprio il presidente francese, aprendo la Conferenza, ha annunciato “un contributo alla resilienza immediata degli Ucraini a fronte degli attacchi russi” pari a 125 milioni di Euro. A renderlo noto è stata su Twitter la portavoce del ministero degli Affari Esteri di Parigi. La somma include in particolare “150 generatori”. Una risposta concreta alle richieste di Zelensky, che ha fatto sapere: “Stiamo facendo di tutto per contrastare il black out e il terrore energetico. Ripristinare rapidamente le infrastrutture distrutte dagli attacchi russi costerà almeno 1,5 miliardi di euro“. Lo stesso Zelensky ha spiegato che “i generatori sono diventati necessari come i veicoli blindati e i giubbotti antiproiettile”, dal momento in cui “la situazione del sistema energetico ucraino rimane difficile e il deficit di elettricità significativo”.
(affaritaliani.it)