Kinshasa (Agenzia Fides) – Tre giorni di lutto nazionale a partire da oggi, 3 dicembre, sono stati indetti da Félix Tshisekedi, Presidente della Repubblica Democratica del Congo, per commemorare le vittime del massacro nel villaggio di Kishishe, nel territorio di Rutshuru, a 70 km da Goma, capoluogo del Nord Kivu, nell’est del Paese.
Il governo di Kinshasa accusa i ribelli dell’M23 (Movimento 23 Marzo) di aver “ucciso vigliaccamente” almeno 50 civili a Kishishe, il 29 novembre. (► VIDEO )
L’M23 ha negato di aver perpetrato il massacro, il cui bilancio è difficile da stabilire da fonti indipendenti perché l’accesso all’area è impossibile perché è sotto il controllo dei ribelli.
Il lutto nazionale coincide con la processione indetta per domani, domenica 4 dicembre, dai Vescovi della RDC in tutte le diocesi congolesi per porre all’attenzione di tutti il deterioramento della situazione della sicurezza nel Paese in generale e nell’est in particolare, e per porre fine “alla balcanizzazione della RDC”. Ovvero quel processo di smembramento latente del Paese operato da gruppi armati appoggiati dall’esterno.
L’appello alla manifestazione di domenica prossima è stato lanciato al termine della Assemblea Plenaria Straordinaria della Conferenza Episcopale Nazionale Congolese (CENCO) tenutasi dal 7 al 9 novembre a Kinshasa (vedi Fides11/11/2022). “Non balcanizziamo la RDC, alziamoci tutti per salvaguardare l’integrità territoriale del nostro Paese” hanno detto i Vescovi.
Da decenni diverse milizie operano nell’est della RDC. Tra queste c’è l’M23, che ha preso il controllo di diverse località nei territori di Rutshuru e Nyiragongo, nella provincia del Nord Kivu. L’M23 movimento ribelle, sconfitto nel 2013, ha ripreso le armi alla fine dello scorso anno. Kinshasa accusa il Ruanda di sostenerlo, armarlo e persino combattere al suo fianco, cosa che Kigali nega (vedi Fides 5/11/2022).
Nel tentativo di allentare le tensioni nell’est della RDC sono state avviate diverse iniziative diplomatiche, in particolare dalla Comunità degli Stati dell’Africa orientale (EAC). Quest’ultima ha deciso di schierare una forza regionale, comprendente soldati keniani (vedi Fides 19/11/2022), e ha lanciato una nuova sessione di colloqui di pace a Nairobi, senza però la partecipazione dell’M23. (L.M.) (Agenzia Fides 3/12/2022)