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Nuovo governo e nuovi equilibri in Rai, anche se i cambi ai vertici non sarebbero ancora imminenti. Eppur si muove, soprattutto dopo l’incontro tra Giorgia Meloni e Carlo Fuortes, ad di Viale Mazzini, avvenuto la scorsa settimana. Oggi, martedì 29 novembre, torna a riunirsi il cda Rai, ma le nomine non sono all’ordine del giorno. Di sicuro c’è che il premier ha le sue idee. Per esempio vuole Giampaolo Rossi, lasciato fuori dal governo Draghi nonostante l’endorsement di FdI. E proprio il nome di Rossi si fa per la successione a Fuortes oppure come nuovo dg.
Ma come sottolinea Repubblica, per “far sì che Rossi possa entrare in campo prima del 2024, quando scade l’attuale cda, e rimanere poi al vertice fino alla fine della legislatura, occorrerebbe una modifica della normativa sul tetto dei due mandati, non di facile realizzazione”. E così, ci sarebbero anche altri due nomi in ballo: Marcello Ciannamea e Roberto Sergio.
E ancora, sullo sfondo resta la nomina al vertice del Tg2, dopo l’addio di Gennaro Sangiuliano per l’incarico di ministro della Cultura. Ora, ad interim il direttore è Carlo Pielici: la decisione entro la fine di gennaio. In pole per la successione alla vicedirezione del Tg1 c’è Nicola De Rao, mentre Monica Maggioni potrebbe tenere la direzione (anche se non si può escludere del tutto che esca dal giro di nomine). Infine, la Commissione di Vigilanza: dovrebbe andare a Maria Elena Boschi di Italia Viva, ammesso e non concesso che alla fine non la spunti il M5s (i nomi sono quelli di Stefano Patuanelli e Riccardo Riccardi). liberoquotidiano.it
Ahahjahahahahahahahah! Ottimo così la farà fallire definitivamente come hanno fatto suo padre e suo fratello con la Banca Etruria. Ahahahaha!