Cancellieri: nessun rischio default in Sicilia, situazione uguale a molte altre regioni

23 lug. – “Non c’e’ un rischio default per la Sicilia. Tuttavia c’e’ una situazione economica grave nell’isola come anche in altre Regioni italiane. Ci sono molti Comuni in difficolta’, d’altra parte basta girare lo sguardo oltre i Pirenei per vedere che c’e’ qualcuno che sta peggio”.
Lo ha affermato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, parlando con i giornalisti a Trapani.

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Cancellieri ha anche escluso l’ipotesi di un commissariamento dell’Isola. “Non credo -ha affermagto- che la Sicilia rischi il commissariamento, l’importante e’ fare i bilanci piu’ corretti possibili e lavorare per risanare le situazioni difficili”. A chi chiedeva se, vista la criticita’ della situazione economica siciliana, il presidente della Regione Lombardo non dovesse anticipare le proprie dimissioni, Cancellieri ha seccamente risposto: “Sono valutazioni politiche sulle quali io non entro, sono scelte del governatore”.

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LOMBARDO, TROPPI DIPENDENTI? SI’ MA NON LI AMMAZZO

“Certo la spesa corrente incide molto, ma noi l’abbiamo ridotta del 20% in 4 anni. Mi ci si crocifigge per i precari e i forestali: io questa gente l’ho trovata e fino a prova contraria questa gente non la si licenzia e non la si uccide.
Abbiamo 16.500 dipendenti, certo sono troppi, ma 11 mila di costoro sono impegnati in funzioni e uffici che nelle altre Regioni a statuto ordinario sono coperte dallo Stato”. Lo ha detto il governatore siciliano Raffaele Lombardo.

“E allora, togliamo l’Autonomia? No – ha aggiunto Lombardo a Radio 24 – capisco che questa grancassa e’ stata sollevata per eliminare l’autonomia che da’ fastidio. Riconosco che e’ stata usata male, ma non va tolta”. Infine Lombardo non ha rivelato chi fosse lo ‘pseudo-industriale che puo’ andare a morire ammazzato’ cui aveva fatto riferimento nei giorni scorsi: “Non e’ Lo Bello – ha pero’ specificato – ma c’e’ un imprenditore il quale dice che dobbiamo ammazzare i dipendenti regionali perche’ non fanno niente. Bene, licenziarli e’ come se li si ammazzasse. E allora io dico: ‘Ma vai a morire ammazzato tu piuttosto’, ho una grande confidenza con quest’uomo per poterglielo dire. Ma non dico chi e’, si figuri”. agi