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ROMA, 25 NOV – Si prevede che nei prossimi mesi i contratti energetici a lungo termine o le coperture di molte imprese andranno a esaurirsi, e la situazione peggiorerà ulteriormente se non saranno adottate delle politiche adeguate. La sopravvivenza dell’industria europea è chiaramente a rischio: si intravedono segni di delocalizzazione della produzione e si teme che in futuro migliaia di imprese chiuderanno, soprattutto Pmi”, avverte la federazione di industriali BusinessEurope.
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“Abbiamo urgentemente bisogno di una soluzione rivoluzionaria a livello Europeo per contrastare l’impennata nei prezzi dell’energia e per far sì che l’Europa rimanga una destinazione attraente per le attività commerciali. Non si permetterà che queste divergenze e l’individualismo vincano sulla necessità di una collaborazione e solidarietà europea e il Consiglio e la Commissione europea dovranno impiegarsi più efficacemente nel promuovere questa cooperazione”.
Lo evidenzia la dichiarazione finale, da Stoccolma, del consiglio dei presidenti delle 40 federazioni di imprenditori aderenti a BusinessEurope. Un allarme rivolto in particolare alla prossima presidenza di turno svedese dell’Unione Europea “al fine di porre in essere soluzioni immediate alla crisi energetica e al contempo potenziare la competitività dell’Europa, onde sostenere occupazione e crescita in futuro”.
“Le imprese europee hanno urgentemente bisogno di misure emergenziali per far fronte alla crisi energetica e di spazio normativo”. (ANSA).