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Soumahoro, il resort in Ruanda del cognato e la falsa raccolta fondi. Soumahoro continua ad essere al centro delle polemiche per la vicenda della coop di famiglia. In quei centri per migranti sono emerse irregolarità, sfruttamento e lavoro in nero. La Procura di Latina – si legge sul Giornale – ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati la suocera del depuatato eletto con Sinistra Italiana e Verdi, Marie Therese Mukamitsindo. E adesso per l’onorevole si mette male. Anche se lui si dichiara estraneo, ormai è coinvolta tutta la famiglia.
Si è anche scoperto che Soumahoro, nello scorso luglio – quando ancora non era in Parlamento – avrebbe aperto un mutuo di 250mila euro intestato per metà a lui e per metà alla moglie. Quella moglie nullatenente di cui parla lui stesso nel video in lacrime. Un mutuo trentennale per una villa da 450mila euro.
La Guardia di Finanza, inoltre – prosegue il Giornale – avrebbe scoperto che soldi della Karibu finivano su un conto africano riferibile al cognato di Soumahoro. L’uomo avrebbe lavorato alla coop per circa 1000 euro al mese, fa sapere la madre Mukamitsindo, sufficienti però a mettere in piedi un resort in Ruanda, dove ora vive. E se è vero che Soumahoro si dichiara estraneo ai fatti è vero anche che la sede legale Aid in Lazio è la stessa della sua Lega Braccianti, protagonista di una seconda raccolta fondi in Puglia: 16mila € per i regali di Natale ai bambini. Ma il gestore del centro smentisce di averli ricevuti: “Qui niente bimbi, solo uomini braccianti e pochissime donne”. affaritaliani.it