Sanità, guida a servizi di emergenza per migranti in 8 lingue

pronto soccorso

Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) – Un opuscolo dedicato a tutti gli stranieri che arrivano in Italia e si trovano in una situazione di emergenza sanitaria: è la “Guida ai servizi di emergenza sanitaria”, realizzata da tre società scientifiche dell’emergenza, la Siems (Società italiana mergenza sanitaria), la Siiet (Società italiana infermieri emergenza territoriale) e la Simeu (Società italiana di emergenza urgenza), e Cives (Coordinamento infermieri volontari emergenze sanitarie), in collaborazione con il Tavolo immigrazione e salute, e con il patrocinio e sostegno di Fism (Federazione italiana società scientifiche) e R4h-Rotarians4healtH.

Secondo gli ultimi dati Istat, il 13,8% degli stranieri (di 14 anni e più) che si rivolge al Pronto soccorso ha difficoltà a spiegare in italiano i propri disturbi al medico e il 14,9% a comprendere ciò che il medico dice. Ma c’è anche una percentuale difficilmente quantificabile di persone senza permesso di soggiorno, che evita di utilizzare i servizi di emergenza per paura di una denuncia. Al 1 gennaio 2021 il totale degli stranieri presenti in Italia era di 5.756.000 (tra questi gli immigrati non provvisti di permesso di soggiorno dovrebbero essere, secondo il Rapporto annuale sulle migrazioni della Fondazione Ismu, 519.000). I minori sono circa il 20,3%.

La guida è suddivisa in otto settori, editi in 8 lingue diverse (italiano, inglese, francese, rumeno, spagnolo, ucraino, cinese, arabo) con le informazioni essenziali sui servizi di emergenza e una serie di domande e risposte, quelle che più frequentemente gli stranieri si fanno. Ma la novità è che per la prima volta si è cercato di comprendere in un unico sintetico testo tutte le informazioni relative al 118 ma anche al pronto soccorso, in modo da fornire una panoramica a 360 gradi dei servizi disponibili.

La guida sarà distribuita grazie anche alla collaborazione del Tavolo nazionale immigrazione e salute, che raccoglie organizzazioni impegnate a livello nazionale sui temi del diritto alla salute e alle cure per i migranti. Tra i destinatari, le aziende sanitarie, le organizzazioni che si occupano di migranti richiedenti asilo, le Caritas territoriali, i sevizi sociali di Comuni e regioni, i Pronto soccorso, il mondo del volontariato.