22 luglio – Un gruppo di ricercatori americani ha fabbricato un ordigno da appena mille dollari (poco più di 800 euro) che sarebbe in grado di dirottare un drone. Lo scrive il Times di Londra, aggiungendo che la rivoluzionaria scoperta rischia di trasformare i velivoli senza pilota (o APR) in armi terroristiche. Lo strumento – definito “GPS spoofer”, o “inganna GPS” – è stato fabbricato dall’equipe del professor Todd Humphreys, specialista in radio-navigazione dell’università di Austin in Texas.
La tecnica sfrutta alcuni punti deboli nella comunicazione tra il drone e i satelliti per modificarne le coordinate e il tempo. In questo modo un drone può essere dirottato o anche distrutto deliberatamente. Lo “spoofer” di fatto invia un segnale GPS più potente di quello satellitare. “Sono preoccupato di possibili schianti contro altri velivoli, ma anche contro edifici” ha ammesso il professor Humphreys interpellato dal quotidiano londinese. La notizia dell’ordigno – costruito con componenti molto facili da trovare, che poggiano invece su un software sviluppato ad hoc – arriva proprio mentre gli Stati Uniti si preparano ad aprire i loro cieli a una nuova flotta di droni commerciali che dovrebbe essere autorizzata entro il 2015. Gli analisti hanno predetto che decine di compiti saranno affidati in un prossimo futuro a queste anonime macchine volanti: dal lavaggio dei vetri di un grattacielo alla protezione delle star dai paparazzi.
In teoria, i droni militari Usa che usano un altro sistema Gps, cifrato, potrebbero essere vulnerabili a simili attacchi. Anche se penetrare nel sistema Gps militare sarebbe “molto difficile, se non impossibile” secondo Humphreys. Un ex consulente per la componentistica elettronica dell’aeronautica Usa, Robert Densmore ha recentemente dichiarato al Christian Science Monitor che “anche i Gps da combattimento più moderni sono molto suscettibili. Non direi che è facile (violarli), ma la tecnologia per farlo esiste già”. (TMNews)