(www.ilrestodelcarlino.it) – Dai fasti dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari alle camere di detenzione della Dozza il passo è stato breve. E pensare che Roman Ziemian si era anche piazzato al primo posto, venerdì, alla Coppa Shell del Ferrari Challenge. Ma il quarantanovenne polacco, pilota per passione, imprenditore poco specchiato per professione e diplomatico gambiano per sentito dire, si è goduto poco il successo in pista. Perché, rubando le parole di De Gregori, “ogni uomo ha un vizio, che lo farà cadere” e i bravi finanzieri imolesi, che sono arrivati ad arrestarlo a fine gara, lo sapevano bene.
Ziemian aveva infatti a carico un mandato di arresto internazionale, emesso dal tribunale del distretto centrale di Seoul, in Corea del Sud, e diramato dall’Interpol, per truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale ad alta tecnologia. Esito di una truffa milionaria, uno ‘schema Ponzi’, che secondo l’accusa il pilota polacco avrebbe sviluppato in concorso con altri complici: in sostanza, avrebbe frodato 950 investitori, per 2 miliardi di won (pari a circa 16 milioni e mezzo di dollari) vendendo loro dei pacchetti pubblicitari su internet come investimento, invitandoli ad allargare, sempre di più, la platea di abbonati alla piattaforma ‘Futurenet’ con la promessa di guadagnare di più. Gonfiando invece così le tasche di Ziemian e soci, senza ottenere in cambio né capitale, né investimenti. Il portale era stato oscurato nel 2017 in Polonia, con le autorità che avevano anche invitato i cittadini a non investire nel sistema, ma in altri Paesi la società aveva continuato a fare affari. In Corea la maxi truffa era approdata nel 2020.
I militari della Guardia di Finanza hanno raggiunto un festante Ziemian, alla sua quarta vittoria stagionale, ancora con l’adrenalina della pista, appena sceso dal primo gradino del podio. E l’hanno invitato, ancora con la tuta addosso, a salire nell’auto di servizio per raggiungere la casa circondariale Rocco D’Amato, come disposto dal procuratore di turno. Ora si dovrà valutare se procedere con l’estradizione. Molti appassionati di motori si chiedevano perché, dopo la vittoria della Coppa Shell, Ziemian ieri non si fosse presentato in pista, malgrado fosse in lotta per il secondo posto nella classifica generale. Adesso questo interrogativo ha una risposta: un impedimento di forza maggiore lo ha trattenuto dietro le sbarre.