21 lug. (Adnkronos) – Con l’arresto di Zarai Walid, 33 anni, gli inquirenti ritengono di aver chiuso il cerchio sull’omicidio di Grazia Lepore, la 75enne uccisa in casa il 24 giugno a Genzano di Lucania, in provincia di Potenza. Per questo delitto in carcere ora sono i due fratelli Walid. Il primo ad essere fermato, due giorni dopo il fatto, e’ stato il 29enne Taoufik. L’uomo, sospettato sin dal primo momento, avrebbe venduto ad un negozio compro oro un oggetto prezioso appartenente alla vittima. Il fratello Zarai e’ finito in manette ieri pomeriggio dopo le investigazioni scientifiche che hanno rintracciato tracce biologiche riconducibili al suo profilo genetico al di la’ di ogni ragionevole dubbio ma era anche lui tra i sospetti.
Era infatti tenuto sotto osservazione tanto che quattro giorni dopo il delitto fu arrestato mentre era a bordo di un pullman che lo avrebbe portato da Melfi a Napoli. In quella circostanza il nordafricano fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale in quanto con violenza tento’ di sottrarsi ad un controllo da parte dei militari. Con l’arresto di Zarai e l’accusa specifica di essere stato sul luogo del crimine, ora i fratelli Walid si trovano entrambi in carcere per l’omicidio della donna. Proseguono le indagini dei carabinieri per aggiungere ulteriori riscontri alla ricostruzione dell’accaduto ed al movente e per ricostruire i ruoli di entrambi nella vicenda.