Il presidente russo Vladimir Putin “sta fallendo in Ucraina. I tentativi di annessione” alla Russia di alcune province, “la mobilitazione parziale” dei riservisti e la “sfrenata retorica nucleare” rappresentano “l’escalation più significativa dall’inizio della guerra” e non sono altro che “il segno che questa guerra non sta andando come previsto” da Mosca. Ad affermarlo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, alla vigilia della ministeriale Difesa dell’Alleanza atlantica.
“Quello che abbiamo visto ieri – prosegue – è un segno di debolezza. Stanno perdendo sul campo di battaglia”, non hanno “alternative”, e quindi “rispondono con attacchi indiscriminati sui civili. Perdono terreno e devono ricorrere al lancio di missili contro obiettivi civili”, conclude.
Con la ministeriale Difesa di domani, la Nato “aumenterà il sostegno all’Ucraina, perché si possano continuare a difendersi e a liberare i territori” occupati dai russi. “L’Ucraina ha una marcia in più ora e continua a fare progressi significativi, mentre la Russia ricorre sempre di più ad attacchi orribili e indiscriminati contro i civili e le infrastrutture critiche”, ha detto ancora Stoltenberg aggiungendo: “Abbiamo un interesse morale, politico e di sicurezza affinché l’Ucraina vinca la guerra contro Putin”.
La Nato deve prepararsi a sostenere Kiev “nel lungo periodo”, ha affermato. “Dato che la guerra continua, diventano sempre più importanti il carburante, le forniture, i pezzi di ricambio”. Inoltre, “i sistemi di difesa aerea stanno facendo la differenza, perché molti missili russi vengono abbattuti dalle forze ucraine” prima che centrino l’obiettivo. Domani i ministri discuteranno di come “possiamo assicurare non solo la consegna dei sistemi antimissile, ma anche l’addestramento, i pezzi di ricambio e le munizioni”, ha continuato. ADKRONOS