Se dovessero trovare conferma le previsioni degli analisti con un aumento delle tariffe del gas del +70% a partire da ottobre, per gli italiani si tratterebbe di una maxi-stangata da 2.942 euro su base annua a famiglia solo per la spesa legata alle forniture di gas. Questo perché un rincaro così pesante porterebbe le tariffe a salire nell’ultimo trimestre del 2022 del +117% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando cioè è iniziata la serie ininterrotta di aumenti dell’energia”. Lo spiega in una nota il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.
“I rincari del gas andrebbero così a sommarsi a quelli della luce, le cui tariffe sono salite nell’ultimo trimestre del 122% su base annua, rendendo sempre più insostenibile la spesa per l’energia – prosegue Truzzi – Per questo chiediamo al nuovo Governo di adottare da subito tre misure che appaiono più che mai urgenti per salvare i bilanci di milioni di famiglie: la prima è disporre il “divorzio” tra prezzi del gas e prezzi della luce, seguendo la strada del disallineamento; la seconda è bloccare i distacchi delle forniture energetiche per tutto il 2023; la terza è allineare la fine del mercato tutelato del gas, programmata per gennaio 2023 a quella della luce, prevista per gennaio 2024″.
Assoutenti ricorda infine che proprio in tema di crisi energetica il prossimo 18 ottobre si terrà l’assemblea nazionale di tutte le associazioni dei consumatori italiane aperta a sindacati, imprese, esercenti e organizzazioni del terzo settore, tesa a studiare un pacchetto di misure unitario contro il caro-bollette da presentare al nuovo Governo. ANSA