La guerra in Ucraina giunge al 221esimo giorno ancora nel segno della controffensiva ucraina e dei bombardamenti. Dopo la liberazione di Lyman, nel Donetsk appenna annesso da Mosca, Zelensky alza decisamente i toni dello scontro e rivolge un monito ai russi: “Se non risolvete il vostro problema con colui che ha iniziato la guerra, e cioè Putin, sarete uccisi uno a uno”.
Volodymyr Zelensky ha lanciato un monito ai russi: Finché non risolvete il problema con colui che ha iniziato tutto, che ha iniziato questa guerra insensata, sarete uccisi uno a uno, facendo da capri espiatori”. Il tutto, afferma il presidente ucraino dopo la controffensiva di Kiev nel Donbass, “per non ammettere che questa guerra è un errore storico per la Russia. Nel Donbass i russi già cercano i colpevoli, accusando alcuni generali di aver fallito. Questa è la prima campana che dovrebbe essere ascoltata a tutti i livelli del governo russo”.
Dopo il ritiro dalle truppe russe dalla città strategica di Lyman, nella regione di Donetsk, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha invitato Mosca a valutare l’impiego di un’arma nucleare a basso potenziale in Ucraina. “A mio parere dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e l’uso di armi nucleari a basso potenziale”, ha detto Kadyrov in un messaggio diffuso su Telegram in cui torna a criticare duramente i comandi di Mosca. tgcom24.mediaset.it