(www.ilmattino.it) – Dodici medici dell’ospedale indagati per la morte di un tarantino di soli 19 anni. La Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta sulla morte del ragazzo dopo l’esposto presentato dalla famiglia del giovane deceduto nei giorni scorsi nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Il ragazzo a fine agosto si sarebbe recato al pronto soccorso dell’ospedale dopo aver accusato un malore. Dopo gli accertamenti sarebbe stato dimesso. Da allora una serie di controlli sino al dramma avvenuto lo scorsa notte. Per chiarire le cause del dramma e eventuali responsabilità il pm inquirente Mariano Buccoliero ha sequestrato le cartelle cliniche e ha disposto l’autopsia. Sul registro degli indagati, come atto dovuto, sono finiti i nomi di dodici medici.
Giovedì scorso, poco dopo mezzanotte, il ragazzo ha accusato un altro malore a casa. “Il papà è stato svegliato nel cuore della notte da un tonfo – si legge nella nota diffusa dallo Studio3A che assiste la famiglia – è corso a vedere e ha trovato il figlio riverso a terra in bagno svenuto. Il ragazzo, in preda a lancinanti dolori addominali, è rinvenuto ma ha perso i sensi di nuovo mentre i sanitari del 118 lo trasportavano al SS. Annunziata, dov’è giunto in codice rosso. Il ragazzo è stato ricoverato. Alle 4.30 circa il papà lo ha chiamato al cellulare e il giovane era cosciente e vigile, gli ha riferito che i dolori al basso ventre, intensi, persistevano, ma che avrebbe dormito disteso sul lato opposto a quello sofferente. Poco dopo però la situazione è precipitata. Il ragazzo è deduto poco prima delle sei del mattino“.
Dopo la tragedia i genitori hanno deciso di presentare un esposto. “Sconvolti, non sapendo capacitarsi del dramma i genitori – si legge ancora nella nota – si sono quindi rivolti allo Studio3A e, nonostante il dolore senza fine, in quella stessa giornata hanno trovato la forza per presentare denuncia chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare i fatti, chiarire cosa sia successo al ragazzo e perseguire eventuali responsabilità, omissive o commissive, da parte dei medici che l’hanno avuto in cura. Esposto a cui la Procura ha dato prontamente risposta con l’apertura di un fascicolo e i provvedimenti conseguenti”.