Poteri speciali al Presidente del Consiglio, intervista al prof. Sinagra

Armando Manocchia intervista Augusto Sinagra, professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO

Un Dpcm conferisce poteri speciali al Presidente del Consiglio dei Ministri sulla base di una legge del 2012 che li prevede in materia societaria per il comparto difesa e sicurezza e in materia di trasporti, comunicazioni e altro. che entrerà in vigore il giorno 24 settembre prossimo.

È inspiegabile la data di entrata in vigore il giorno prima delle votazioni politiche e ancor più è inspiegabile in che modo verranno esercitati i poteri speciali che non sono definiti in alcun modo.

Tale DPCM non richiede la firma del Capo dello Stato, ma rimane l’assordante silenzio del Colle con riguardo ad una iniziativa che, per i tempi, i modi e le possibili finalità, rimane sconcertante e forse ancora più grave di un DL che, oltre la firma del Colle, richiede la conversione in legge da parte del Parlamento. Il governo provvisorio in carica dovrebbe invece limitarsi alla gestione degli “affari correnti”.