L’allarme dei presidenti delle Confindustrie del Nord: ‘Ammontano a 40 miliardi gli extra costi dell’emergenza energetica’ e ‘l’impatto è devastante con il rischio di deindustrializzazione e minaccia alla sicurezza nazionale“.
Dal 2019 al 2022 – spiegano i presidenti delle Confindustrie del Nord – il totale dei costi di elettricità e gas sostenuti dal settore industriale delle quattro regioni ammontava a circa 4,5 miliardi di euro, mentre nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno – nell’ipotesi più ottimistica rispetto all’andamento del prezzo – una quota pari a circa 36 miliardi di euro che potrebbe essere addirittura superiore ai 41 miliardi nello scenario di prezzo peggiore. Sassi, Buzzella, Gay e Carraro sottolineano che “le imprese non possono attendere un giorno di più quelle misure necessarie a calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica“.
Proseguono intanto le riunioni tecniche del governo sul dossier energia: in mattinata il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è tornato a Palazzo Chigi dove già erano al lavoro il presidente del Consiglio Mario Draghi e il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. ANSA