“Negare la scienza è entrare nel falso e quindi nell’ingiustizia, perché seguire il falso porta a decisioni ingiuste e pericolose“. E’ il monito di Giuliano Amato, presidente della Corte Costituzionale, nel suo intervento al Meeting di Rimini. E cita il caso di una coppia di genitori che, per seguire false cure al di fuori della medicina ufficiale, non cura nel modo giusto i propri figli.
“Dalla scienza mi aspetto comportamenti più sobri e più distaccati di quelli che molti scienziati ebbero nel corso della pandemia per il Covid, dove a volte sentivi parlare scienziati e pensavi di avere davanti una tribuna politica… Questo non può accadere, perché questo riduce la credibilità della scienza”.
“Dobbiamo affidarci alla scienza, avere fiducia in essa, perché solo la scienza ha gli strumenti e le verità per indicarci il percorso – premette il presidente della Consulta – Ma la scienza deve farsi riconoscere e attribuire la credibilità necessaria, perché ciò che ci dice possa essere incanalato dalle istituzioni politiche nelle strade che noi dobbiamo seguire”.
E’ vero, concede Amato, che “la scienza non è un monolite e procede anche per errori. Ma ci deve essere la dignità e la professionalità di chi tiene tutto questo all’interno del suo lavoro e si tiene lontano dalle tribune che lo collocano un in mondo che non è più quello del vero ma quello del verosimile o dell’inverosimile… La scienza ci deve indicare la strada, ma poi c’è anche la responsabilità di chi deve essere consapevole di quante persone dovranno avere fiducia in ciò che avrà detto”. adnkronos