TORINO – Aveva denunciato tra il 2014 e il 2015 botte, calci, pugni, schiaffi, umiliazioni ricevuti per oltre 20 anni dal marito e il processo è arrivato sei anni dopo, nel 2021. Un tempo che ieri ha costretto la giudice Stefania Cugge a prosciogliere l’imputato, un uomo di 57 anni del Chivassese, in provincia di Torino, per intervenuta prescrizione.
La vicenda viene riportata dal quotidiano La Stampa, in cui i commenti dei legali delle due parti si schierano su fronti opposti. “Il giudice ha applicato la legge nel rispetto dei principi del giusto processo che impone la sua celebrazione in tempi ragionevoli – afferma il difensore dell’uomo, l’avvocato Pierpaolo Chiorazzo -. Tempi che in questo caso non sono stati rispettati, a prescindere dall’eventuale responsabilità del mio assistito“.
“Questa purtroppo era la legge – dice la legale di parte civile, l’avvocata Sonia Maria Cocca -. Ora, grazie al “Codice rosso” (legge del 2019 a tutela della vittime di violenza domestica e di genere, ndr), le donne sono maggiormente tutelate”. (ANSA).