Gli italiani chiedono di fermare le armi all’Ucraina

stop armi a Kiev

(https://www.planet360.info) –  L’Italia è sempre stata contro la guerra. Ma sa distinguere tra chi la provoca e chi la subisce. E tutti coloro che sono ben informati in Italia sanno bene che i Russi non la volevano ed hanno fatto di tutto per evitarla. Così come sanno che il vero problema si chiama NATO.

La cosa più grave è che i principali media italiani, definiti genericamente e nel loro insieme il “Mainstream” (cioè, le testate giornalistiche e le tv e radio che costituiscono le principali fonti di informazione nel paese… e nei paesi europei la situazione non è da meno) diffondono una sola versione dei fatti, completamente uniformata al punto di vista della N.A.T.O. (e perciò di Washington). Perciò, la maggioranza degli italiani non sa TUTTA la verità, e altrettanto la maggioranza degli europei.

La cosa più confortante è che tutti gli italiani che riescono ad avere informazioni più complete non hanno dubbi: la consegna di armi all’Ucraina di Zelensky e delle milizie Azov e simili è un’assurdità. Altrettanto l’entrata dell’Ucraina nella UE, una forzatura tanto ingiusta quanto ideologica.
In un crescente numero di manifestazioni, anche sporadiche e improvvisate (poiché è altrettanto preoccupante che le autorità stiano cercando in ogni modo di prevenire e se del caso reprimere ogni tentativo di protesta) stanno chiedendo a voce sempre più alta: «NO ARMI A KIEV!» aggiungendo un ancor più esplicito: «BASTA N.A.T.O.!»… Che diavolo sta accadendo in Italia?

Le manifestazioni, anche non convenzionali, sono cronaca anche di questi giorni.

A Milano, venerdì 29 luglio, un gruppo di manifestanti ha improvvisato una protesta, con uno striscione che parla chiaro: “NO ARMI A KIEV!”. Si tratta di un’iniziativa organizzata dall’associazione “Italia sovrana e per la Pace – Stop armi a Kiev”.

Il giorno dopo, sabato 30 luglio, a Roma, un gruppo di persone che fanno parte del FRONTE DEL DISSENSO italiano, dopo l’Assemblea sono usciti in strada ed hanno improvvisato un flashmob sullo stesso tema, ma con numerosi messaggi, tutti molto significativi:

“NO ARMI ALL’UCRAINA NAZISTA!”, “BASTA N.A.T.O.!”, “Se non vuoi finire BASTONATO, BASTA N.A.T.O.!!!”, “La N.A.T.O. è nata come strumento di  DIFESA. L’hanno trasformata in uno strumento di OFFESA!”, “La N.A.T.O. sta intrappolando l’intera Europa in un DISASTRO NUCLEARE! CHI CI GUADAGNA?”, “Se i leader europei li avete già comprati, i popoli europei saranno il vostro INCUBO!”, “I missili atomici sono in Europa, ma il pulsante è a Washington! Comodo premerlo, giusto?!”,  “La N.A.T.O. sarebbe “nostra”? E allora che farne lo decidiamo noi POPOLI europei (NON i leader)!”, “La “nuova” N.A.T.O. è diventata il nostro peggiore incubo!!!”, “Per difenderci, attacchiamo??!!! Ma dove è N.A.T.O. questo concetto ASSURDO???!!!”, “I RUSSI NON SONO NOSTRI NEMICI! NON LO SONO MAI STATI! LA STORIA DICE IL CONTRARIO!”.

manifestazione Nato

… Ma queste notizie sono quasi del tutto invisibili! Eppure è uno scoop che farebbe saltare dalla sedia qualsiasi giornalista!

Perché è stato tutto ribaltato

È come dover descrivere una situazione paradossale, davvero incredibile! Sembra di essere tornati agli anni ’70, 50 anni fa! Solo che gli italiani si allora erano contro la NATO per motivi ideologici ed estremistici, mentre ora chi sembra ideologizzato ed estremista è il fronte pro NATO e i cittadini che si ribellano sono solo stufi di essere usati per scopi geopolitici e manipolatori altrui.

Cosa sta accadendo?

La esplicita richiesta di non inviare armi in Ucraina, seguita dalla richiesta di non sottostare più alle decisioni ideologiche della NATO, hanno fatto la loro comparsa in piccola parte quando il Parlamento  e il governo in Italia hanno deciso che era “giusto” aiutare il popolo ucraino, attaccato “ingiustamente” dai russi.

Questo giudizio categorico e senza possibilità di smentita ( da quel momento i russi sono diventati “IL NEMICO” e chiunque tentasse di proporre semplicemente argomenti, prove e documenti per analizzare le cose sul piano oggettivo è stato accusato di essere “filo-russo” o “filo-Putin” come se fosse la più grave accusa della Storia ed un etichetta indelebile di cui vergognarsi… salvo che non abiurassi pubblicamente e ti dichiarassi assolutamente contro la Russia… Nel peggiore stile hitleriano o stalinista.

Siamo arrivati al punto che perfino ciò che è UNIVERSALE e saggiamente fuori da ogni ideologico gioco politico è stato schiacciato: in campo culturale e musicale sono stati vietati tutti gli autori russi. Una CENSURA che rimarrà una macchia di vergogna indelebile.

L’imprevisto

All’improvviso arrivarono due notizie che evidentemente non è stato possibile “oscurare” in tempo: gli addetti al carico delle merci dell’aeroporto di Pisa scoprirono che nelle casse di “AIUTI UMANITARI” destinati all’Ucraina c’erano invece “ARMI PESANTI D’ATTACCO”.
Poco dopo arriva la stessa notizia dal porto di Genova.
In tutti e due i casi, il personale si rifiuta di completare il carico e bloccano le operazioni di spedizione, con dei presidi dei lavoratori, denunciando la cosa pubblicamente. A quel punto, i primi italiani riescono a sapere LA VERITÀ.

Scatta l’operazione “distrazione di massa”, con altre notizie che cercano di far dimenticare quelle appena passate.
Ciò nonostante, il tema “NO ARMI ALL’UCRAINA!” comincia a diventare protagonista nelle manifestazioni pubbliche del FRONTE DEL DISSENSO, termine con cui ci si riferisce all’insieme di coloro che, molto più consapevoli ed informati rispetto al resto degli italiani, sono contrari alle politiche improntate dal governo e supportate dal Parlamento a partire dall’inizio della cosiddetta “pandemia”, prima con il blocco del paese e delle sue attività economiche in nome della salvaguardia della salute, poi con un “Green Pass” che assomigliava sempre più ad uno strumento di controllo e limitazione dei cittadini e delle loro libertà e diritti.

Essendo anche evidente che tutto ciò era gestito in Europa dalla NATO, l’altro slogan che viene sempre più utilizzato è “BASTA NATO!“.

La prevenzione o la repressione delle manifestazioni di protesta diventa sempre più assidua e questo genera alcuni piccoli gruppi che, in “stile resistenza”, realizza piccole azioni di protesta senza preavviso.

Nonostante il freddo precedente ed ora il caldo infernale e le vacanze estive, i cittadini italiani chiedono alle autorità di interrompere la fornitura di armi all’Ucraina, ma anche di non ammettere l’Ucraina nell’Unione Europea, tanto meno l’Ucraina odierna, pericolosamente in mani naziste).
È la reazione popolare alla decisione delle istituzioni di Bruxelles di avviare la procedura di ammissione, in totale contraddizione con le regole applicate a TUTTI gli altri stati richiedenti e prima ancora a chi è stato ammesso..

Pertanto, nonostante i divieti, le scuse di ogni tipo e le motivazioni più improbabili per scoraggiare le richieste di permesso di manifestare, gli italiani che sanno non si arrendono.

Ve ne riportiamo qui di seguito alcuni esempi. E solo per ragioni di tempo, non abbiamo ancora completato il lunghissimo elenco.

Il dissenso fa sentire il suo grido

È iniziato già da prima dell’Operazione Militare Speciale:

presidio Giugliano16 e 19 febbraio 2022 – NAPOLI – Contro una nuova possibile guerra! Via le basi USA e NATO dai nostri territori!
16 febbraio: Assemblea pubblica di POTERE AL POPOLO, per costruire la mobilitazione presso l’Ex Opg Je so’ Pazzo, Napoli
19 febbraio – Presidio alla mega base NATO di Giugliano/Lago Patria (Napoli).

12 maggio 2022 – Napoli – Uno striscione di 25 metri contro la guerra in Ucraina e la Nato è comparso nella serata di ieri sul Lungomare di Napoli, nella zona di San Giovanni a Teduccio, proprio di fronte alla portaerei militare americana a propulsione nucleare Truman, che in questi giorni è in rada nel porto partenopeo. Diversi attivisti si sono radunati nella serata di ieri sul molo dell’area orientale per manifestare contro la presenza della nave da guerra nel Golfo di Napoli e contro la Nato. Lo slogan, con una frase in dialetto napoletano: “No Nato! No war! jatevenne a’cca!” significa: “No NATO! No GUERRA! ANDATEVEN E DA QUA!”.
L’iniziativa è stata organizzata da alcune associazioni meridionaliste (Nazione Napolitana Indipendente e Figli del sud, Popolo Sovrano

no nato

29 maggio 2022 – NAPOLI – «No Nato-No war, jatevenne». All’esterno dell’ambasciata statunitense un gruppo di cittadini e associazioni civiche (Nazione Napolitana Indipendente, ‘O Core e Napule, Figli del Sud e Popolo Sovrano) in un nuovo sit-in di protesta contro la guerra in Ucraina e contro le politiche della Nato in Europa orientale. Una trentina di manifestanti hanno esposto cartelli e striscioni, chiedendo lo stop alla corsa al riarmo e la fine del coinvolgimento italiano nel conflitto in Ucraina.Ciro Borrelli, presidente di “Nazione Napolitana Indipendente”: «La Nato dopo il crollo dell’Unione Sovietica non ha più ragione di esistere. Siamo qui per dire no alla guerra e alla Nato, ma non abbiamo assolutamente niente contro il popolo degli Stati Uniti»

Foto: lo striscione termina in dialetto napoletano: “No NATO”, No WAR! JATAVENNE!!”, in italiano: “No NATO! No GUERRA! ANDATEVENE!”

no nato
Foto: lo striscione termina in dialetto napoletano: “No NATO”, No WAR! JATAVENNE!!”, in italiano: “No NATO! No GUERRA! ANDATEVENE!”

Roma no Nato
2 giugno 2022 – Roma: Dimostrazione a Roima contro le armi all’Ucraina e la NATO.
Un momento della manifestazione antimilitarista Contro i venti di guerra che soffiano in Europa a largo Torre Argentina, (foto di ANSA/ANGELO CARCONI)