Reggio Emilia È finito in manette con un’accusa infamante: avrebbe abusato sessualmente di una decina di ex allievi, all’epoca dei fatti sei maggiorenni e quattro minorenni. Daniele Franci, 44 anni (ne compirà 45 in dicembre), direttore artistico dell’associazione culturale Etoile – Centro Teatrale Europeo di Pieve, incensurato e persona nota in città, è stato prelevato dalla sua abitazione di Reggio ieri all’alba dai carabinieri del Comando provinciale che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Valentina Salvi ed emessa dal gip Dario De Luca. Lo scrive https://www.gazzettadireggio.it
Violenza sessuale su ragazzini
L’arrestato è accusato del reato di violenza sessuale continuata e pluriaggravata; le aggravanti consistono nella minore età di alcune delle vittime, nell’aver approfittato delle condizioni di inferiorità psichica e nell’abuso di autorità o relazione (nel caso di uno stagista). Franci ora in carcere a Modena, nella sezione riservata ai detenuti per reati sessuali.
Siamo in fase di indagini preliminari e tutto dovrà essere comprovato, ma al momento il quadro accusatorio – che ha sconvolto tutti coloro che conoscono l’interessano – è ritenuto circostanziato dalla Procura di Reggio guidata da Gaetano Calogero Paci. La magistratura ha agito con l’intento primario di scongiurare il pericolo di reiterazione del reato. E, se molti non crederanno alle accuse, quello che colpisce, in questa fase iniziale in cui il condizionale è d’obbligo, è il numero di ragazzini che hanno puntato il dito contro l’art director.
L’indagine, durata mesi, è partita in aprile. Il primo a sporgere denuncia è stato un maggiorenne che, non riuscendo più a sopportare il peso emotivo delle violenze subite durante la sua permanenza nella sede dell’associazione teatrale che frequentava come allievo, prima ha contattato alcuni ex compagni di corso per confidarsi: poi, quando questi ultimi hanno dichiarato di essere stati oggetto delle stesse attenzioni morbose, l’ex allievo ha deciso di sporgere denuncia.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno portato a rintracciare e a convocare in caserma, come persone informate dei fatti, parecchi ex compagni: alcuni hanno via via denunciato spontaneamente le violenze subite, altri invece, che non si erano fatti avanti, hanno fornito la loro versione. L’incrocio dei racconti dei ragazzini, tutti maschi, ha presentato elementi ritenuti ricorrenti e concordanti: il sentimento di profondo affetto e stima verso la figura di Franci, la descrizione dei primi approcci soft e seduttivi, il rapporto personale che ciascuno di loro riteneva privilegiato («sei il prescelto», è la frase che ricorre nelle chat dei cellulari sequestrati ai ragazzi), le lusinghe («sei il più bravo») e le promesse di avere un futuro nel teatro, infine le convocazioni nel suo studio (una sorta di prova per saggiare il terreno) e gli inviti notturni nella sua camera da letto, all’interno della sede dell’associazione.
L’inchiesta dei carabinieri si è allargata, fino alla ricostruzione attuale. I gravi episodi sarebbero stati compiuti in un lasso di tempo di cinque anni: dal 2016 all’estate 2021, quando i ragazzini erano ancora acerbi (oggi hanno un’età compresa tra i 17 e i 22 anni). Ragazzini scelti non a caso, ritengono gli inquirenti: in quel periodo gli allievi erano accomunati dal forte ascendente personale di Franci, che vedevano come un mito, e dal loro essere digiuni di esperienze. Non con tutti, poi, il guru del teatro si sarebbe spinto fino in fondo: si va, a quanto risulta, dai baci e palpeggiamenti fugaci alle vere e proprie pratiche sessuali estreme, come lo strangolamento fino a determinare quasi lo svenimento del ragazzino di turno.