AVVISO AI VOTANTI “ANTISISTEMA”
di Paolo Sceusa
****************
Ecco come andrà la faccenda dell’”unirsi tutti” e andare a votare: molti dei movimentini e dei partitini in campo cercheranno di unirsi per presentare una lista unica.
Al momento di stilarla ciascuno di loro vorrà piazzare in cima alle liste dei vari collegi, in posizione più utile a cercare di spuntare un seggio, il nome corrispondente al culo del suo capoccia.
Quindi si vedrà che i cosiddetti nuovi partiti, non sono altro che l’ennesimo progetto arrivistico del deretani che li guidano e che ambiscono solo ad accomodarsi su di uno scranno parlamentare.
Fine del tentativo di presentare liste unitarie.
Quindi i nuovi partiti “antisistema” (😄) decideranno di presentarsi divisi. Ognun per sè.
E lì si vedrà che ciascuno di loro chiederà a tutti voi di firmare per far presentare la propria lista.
E ognuno di voi andrà a firmare per ciascuno di loro: eh! Sono tutti antisistema…!
Devo continuare?
Continuo: a quel punto solo pochissimi tra quelli di quei tanti di voi che saranno corsi a firmare per la presentazione delle liste di cinque o sei distinte liste “antisistema”, si soffermeranno a considerare che la proprie firme di consenso alla presentazione di tutte le varie liste (divise) non si sommeranno in cabina elettorale, ma si divideranno: sì, perché lì ognuno dovrà scegliere a quale tra le varie liste “antisistema” dovrà dare la sua maledetta crocetta, sulla scheda elettorale.
Anche in quel momento solo pochi di voi speranzosi elettori cominceranno a sentire la puzza di bruciato provocata dall’attrito della pigna elettorale, nel posto in cui nessuno vorrebbe trovarsene una.
La fregatura la capirete finalmente tutti quando dallo spoglio, pronto in ogni caso a far scattare i brogli, risulterà che ciascuna lista “antisistema” (😂) avrà conquistato zero seggi salvo, forse, una o due, che saranno riuscite a piazzare inutilmente uno o due deretani nel nuovo parlamento.
E dovrete stare tutti muti: sì perché avrete giocato. E avrete perso!
Muti!
Invece non presentarsi alle urne fa contare quell’elettore come non votante. Punto.
Zero possibilità di brogli, su questo. Non c’è alcuna “sua scheda” che qualcuno potrebbe riempire a tradimento.
Il suo nome risulta fra gli aventi diritto al voto, ma non fra quelli presentatisi al seggio (magari a inscenare opinabili manfrine).
L’unica conta che mi interessa è quella fra votanti e non votanti. Stop.
Questi sono gli unici due numeri che contano.
Ripeto: un governo lo formeranno anche se avranno votato due sole persone.
A quel punto, e solo a quel punto, cioè in caso di massiva astensione, la spinta unitaria si potrà realizzare. Perché non ci saranno liste “unitarie” da formare.
Ci sarà una maggioranza di popolo, autocosciente di esserlo perché parte di una massa enorme di non votanti che non accetterà di farsi imporre tasse, greenpass e di farsi spedire in guerra da due votanti che hanno espresso un parlamento e un governo.
Quella massa sarà già unita. Senza l’ennesimo merdoso leader o leaderino pronto a rifarvi la festa.
Senza una inutile crocetta su una scheda, scambiata per partecipazione!
.
Questo penso di voi aspiranti votanti del “nuovo”. E questo vi dico. Il deluso di voi sono io!
Ri-amen
Paolo Sceusa
**
Paolo Sceusa, nato nel 1957, laureato in giurisprudenza nel 1981 a Trieste.
Conseguita nel 1982 l’abilitazione e la cattedra di materie giuridiche ed economiche, ha insegnato presso istituti superiori;
Consigliere giuridico-legale presso la Regione F.V.G. nel 1983-1984.
Avvocato dal 1984, ha esercitato l’attività forense presso l’ufficio legale di una Cassa di Risparmio.
Magistrato dal 1985.
Giudice penale, civile e del lavoro presso il Tribunale di Gorizia fino al 1992.
Pubblico ministero a Trieste dal 1992 al 2002.
Giudice alla sezione civile del Tribunale di Trieste dal 2003 al 2009.
Ha presieduto il Tribunale per i minorenni del FVG dal luglio 2009 al luglio 2015.
Ha presieduto il Tribunale per i minorenni di Trento fino al 2020.
Pubblica regolarmente giurisprudenza e studi giuridici in trattati e riviste di settore, tradizionali e on-line.
Partecipa sovente come relatore, ad incontri di studio e convegni su tematiche giuridiche ordinarie e minorili.
Ha fatto parte della commissione nazionale di studio dei progetti legislativi in materia di famiglia e minori, istituita dall’ANM.
Collabora come docente alla formazione decentrata per la Scuola superiore della Magistratura.