Crisi di governo, Sala: “Hanno deciso parlamentari senza competenze e con italiano incerto”

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“A tutto c’è un limite. E c’è sempre più da pedalare”. Questo il duro commento del sindaco di Milano, Beppe Sala sulla crisi che ha portato alla caduta del governo di Mario Draghi.
“Proviamo ad astrarci (difficile, lo so) dal risultato della bagarre di ieri e riflettiamo sulla qualità del dibattito parlamentare delle ultime settimane – ha scritto il primo cittadino sul suo profilo Instagram, sotto a una foto che lo ritrae in bicicletta -. Nel mondo ci sono cambiamenti climatici spaventosi, differenze sociali che si allargano, una pandemia che ci ha messo in ginocchio, guerre che ci coinvolgono direttamente e di cosa si dibatte in Parlamento? Di concessioni balneari? Di taxi, con i partiti che si dividono per calcolo elettorale?”.

“Abbiamo ancora bisogno in questo difficilissimo XXI secolo di Camere così, di deputati e senatori senza alcuna competenza e storia professionale che sono rimasti attaccati alla sedia fino a che hanno maturato l’indennità di pensione, alcuni dei quali farfugliano in un italiano incerto? – chiede il sindaco -. No, di tutto ciò non abbiamo più bisogno. Sono sindaco di Milano da 6 anni e ho visto passare e morire 5 Governi. A tutto c’è un limite. E c’è sempre più da pedalare”.

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La fine del governo di Draghi

Il presidente del consiglio Mario Draghi nella mattinata di giovedì 21 luglio sta andando al Quirinale per presentare, nuovamente, le sue dimissioni. Dopo un anno e mezzo il suo governo è caduto dal momento che mercoledì in Senato Forza Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle non hanno votato la fiducia, scegliendo di non partecipare al voto.

Al momento l’ipotesi più plausibile è che il presidente della Repubblica, Segio Mattarella, dopo aver incontrato i presidenti di Camera e Senato, sciolga le camere e indica nuove elezioni. Si potrebbe dover votare all’inizio di ottobre.  https://www.milanotoday.it