Rivalità tra egiziani: uomo massacrato e ridotto in fin di vita

carabinieri arresto

Milano – Lo avevano inseguito fin dentro il bar. Lì, senza preoccuparsi dei testimoni, lo avevano massacrato di botte colpendolo con una livella, una cazzuola, dei tubi di metallo e un coltello, che avevano lasciato a terra dopo il raid. Quindi erano fuggiti, facendo perdere le proprie tracce. Una fuga finita mercoledì notte, quando i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati tutti. In manette, con l’accusa di tentato omicidio aggravato in concorso, sono finiti un 25enne, un 27enne, un 30enne e un 32enne, tutti cittadini egiziani.

I quattro – tre dei quali parenti tra loro – sarebbero infatti gli autori del raid che lo scorso 16 marzo era quasi costato la vita a un 34enne, anche lui cittadino egiziano. Quella sera, l’uomo era stato aggredito e pestato a sangue in un bar di viale Mazzini ad Abbiategrasso. Soccorso dal 118 e dai militari, era finito in ospedale con lesioni e fratture gravissime.

Il lavoro degli investigatori, coordinato dalla procura di Pavia, era partito subito dall’analisi delle armi trovate sul luogo dell’aggressione per poi passare all’analisi dei contatti del 34enne. In poco tempo, i militari sono riusciti a ricostruire che il raid dei quatto era scattato per una sorta di rivalità tra due famiglie di egiziani. Le sfide tra i due “gruppi” – tra i parenti della vittima e quelli degli assalitori – erano andate avanti per tempo, tra offese, provocazioni e insulti, fino alla resa dei conti.

Identificati gli autori del pestaggio, il Gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, che è stata eseguita nelle scorse ore. I quattro adesso si trovano tutti nel carcere di Pavia. www.milanotoday.it