Covid e tubercolosi, Lampedusa: quasi 2.000 migranti ammassati tra i rifiuti

migranti ammassati tra i rifiuti

(www.ilmessaggero.it) – A Lampedusa le foto dei migranti ammassarti tra i rifiuti dicono tutto. Distesi su materassi sporchissimi, all’interno e all’esterno dell’hotspot. «Montagne» di sacchi della spazzatura, traboccanti di resti di generi alimentari, cartacce e bottiglie di plastica. Vestiti gettati alla rinfusa praticamente ovunque e una distesa infinita di bottiglie di plastica lungo i corridoi che portano ai bagni dove è praticamente impossibile entrare a causa dei bisogni fisiologici e dell’odore nauseabondo.

Da diversi giorni, l’hotspot di Lampedusa – dove, dopo una notte di stop agli sbarchi, c’erano 1.878 persone, a fronte di poco meno di 350 posti disponibili – è in condizioni igienico-sanitarie drammatiche. «Sono tutti ammassati, ci sono anche donne, quattro sono gravide, bambini, malati e bisognosi di cure che dormono per terra dove pure mangiano, tra i rifiuti – scrive, documentandolo con foto e video, l’ex sindaco Giusi Nicolini – . Queste immagini potrebbero essere della Libia. Ma no, è l’Italia».

Covid e tubercolosi

«Non si comprende – le fa eco il deputato del Pd Erasmo Palazzotto – come l’Italia non sia in grado di svuotare il centro con regolare tempestività. E’ disumano tenere in queste condizioni donne incinte e diversi bambini a contatto con casi Covid accertati, sospetti casi di tubercolosi mettendo a rischio la salute di soggetti vulnerabili».

Sulla questione migranti interviene il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: «E’ un problema che ogni estate noi vediamo – sottolinea – ed è un problema che riguarda l’Italia ma anche gli altri Paesi europei per la pressione migratoria che alcuni Paesi mediterranei hanno, certamente siamo sotto pressione e cercheremo di fare il tutto per evitare che ci siano affollamenti negli hot spot che però quando arrivano sono purtroppo inevitabili».