“Italia e Turchia sono partner, amici, alleati”. A dirlo è il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine dell’incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, un vertice intergovernativo che “indica la volontà comune di rafforzare la collaborazione”. Ma soprattutto un faccia a faccia per fare il punto sulla crisi del grano e la guerra in Ucraina:
“Al G7 di Elamu ho riportato le parole del segretario delle Nazioni Unite – ha detto Draghi – Si tratta di un piano incoraggiante non occorre sminare i porti sono stati individuati uno più corridoi sicuri. Il gruppo di lavoro in cui la Turchia ha un ruolo centrale deve garantire che non ci siano attacchi russi e che le navi non portino armi. Le tre parti Onu, nazione Unite e Ucraina ci sono, si sta aspettando l’adesione del Cremlino”.
In apertura della conferenza stampa congiunta, Erdogan ha espresso le sue condoglianze per le vittime della Marmolada e ha aggiunto: “Speriamo in una rapida guarigione dei feriti”. “Voglio ringraziare il Governo turco per le condoglianze espresse al popolo italiano per il crollo avvenuto sulla Marmolada – ha replicato Draghi – È un gesto di vicinanza che ho apprezzato molto”.
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Un accordo tra Russia e Ucraina sul grano, ha detto Draghi, “ha un importantissimo valore strategico” perché “nel complesso degli sforzi per la pace sarebbe un primo atto di concordia, un primo tentativo di arrivare a un accordo per un fine che deve coinvolgerci tutti perché ne va della vita di milioni di persone nelle aree più povere del mondo”.
“I nostri negoziati” per un corridoio del grano nel Mar nero, ha aggiunto Erdogan, “vanno avanti. Al momento non abbiamo una crisi su questo ma in Africa c’è un grandissimo problema. Per questo speriamo ci sia un accordo” tra Putin e Zelensky “anche sotto l’ombrello Onu. Cerchiamo di essere un intermediario sotto l’ombrello dell’Onu e in una settimana-dieci giorni cerchiamo di arrivare a un risultato”.
Reciproco riconoscimento delle patenti di guida e protezione delle informazioni classificate nell’industria della difesa. Ma anche consultazione strutturata tra i ministeri degli Esteri dei due Paesi e cooperazione in diversi campi, dalla ricerca scientifica alla protezione civile. Sono i contenuti delle intese siglate tra Italia e Turchia in occasione del vertice di Ankara tra il premier Mario Draghi e il presidente Recep Tayyip Erdogan. A firmare i protocolli i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli esteri, Luigi Di Maio, della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Difesa Lorenzo Guerini con i loro omologhi turchi. https://tg24.sky.it/politica