Congo: scontri con i miliziani M23, uccisi 13 civili tra cui 4 bambini

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GOMA, 23 GIU – Almeno 13 civili, tra cui quattro bambini, sono stati uccisi in nuovi scontri nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) questa settimana. Lo ha affermato l’Onu, mentre aumentano i combattimenti tra esercito e ribelli. Gli scontri si sono intensificati negli ultimi mesi dopo che i ribelli dell’M23 hanno accusato il governo di non aver rispettato un accordo del 2009 in base al quale l’esercito avrebbe dovuto incorporare i suoi combattenti.

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La rinnovata violenza ha già costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo e sta esercitando pressioni sulle agenzie umanitarie della regione. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha dichiarato mercoledì che 13 civili sono morti nei combattimenti tra il 19 giugno e il 21 giugno nel territorio di Rutshuru nel Nord Kivu. Decine di migliaia sono state costrette a fuggire. (ANSA).

I ribelli M23 sono in realta’ ex militari che hanno disertato: prendono nome dal 23 marzo di tre anni fa, quando fu firmato un accordo di pace di fatto mai rispettato, e sono guidati dal generale rinnegato Bosco Ntaganda, ricercato per crimini di guerra e contro l’umanita’ dal Tribunale Penale Internazionale dell’Aja. Ntaganda appartiene all’etnia tutsi, predominante in Ruanda.