La nave dell’ Ong tedesca “Sea-Eye” ha effettuato, mercoledì, tre operazioni di ‘salvataggio’, nel Mediterraneo centrale, al largo tra Libia e Tunisia, salvando un totale di 416 migranti (tra cui decine di minori e un neonato), portati a bordo.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, la “Sea-Eye 4” ha salvato altre 76 persone da un gommone che stava letteralmente affondando, sempre nello stesso punto del Mar Mediterraneo. Ora i migranti sulla nave sono 492.
“E’ una fortuna che la Sea-Eye 4 si trovasse a meno di tre ore di distanza al momento della richiesta di soccorso di Alarm Phone e che sia arrivata in tempo durante la notte”, ha dichirato il presidente di “Sea Eye”, Gorden Isler, che accusa la Guardia Costiera libica di non essere intervenuta e chiedendo, ora, urgentemente un porto di sbarco per i naufraghi.
“Le persone salvate devono scendere a terra rapidamente, dopo aver ricevuto le prime cure a bordo, per ricevere ulteriori cure adeguate. È sconvolgente che il salvataggio continui a dipendere da Ong come noi e anche dalla fortuna che i soccorritori marittimi si trovino nelle vicinanze. L’Unione europea deve finalmente collaborare per trovare una soluzione umana”, ha dichiarato il dottor Harald Kischlat, presidente di “German Doctors”.
L’organizzazione umanitaria, con sede a Bonn, fornisce un sostegno sostanziale per il funzionamento dell’ospedale di bordo e mette regolarmente a disposizione medici tedeschi per le missioni volte a garantire le prime cure mediche sulla “Sea-Eye 4”. it.euronews.com