BANGKOK, 01 GIU – Amnesty International denuncia “una nuova ondata di crimini di guerra e probabilmente di crimini contro l’umanità” in Birmania, dove la giunta ha intensificato i raid aerei e il fuoco dell’artiglieria contro i civili. L’esercito, al potere dal colpo di Stato del 2021, ha intensificato gli attacchi nella parte orientale del Paese tra dicembre e marzo, con truppe di terra che hanno effettuato esecuzioni extragiudiziali e saccheggiato e bruciato villaggi, ha dichiarato l’organizzazione nel suo rapporto. Gli attacchi aerei hanno colpito case, centri sanitari, templi e chiese.
Crimini di guerra in Birmania
“In quasi tutti gli attacchi documentati, sembra che fossero presenti solo civili”, ha dichiarato Amnesty International. Anche l’artiglieria ha preso di mira i villaggi per diversi giorni, secondo le testimonianze dei residenti raccolte dall’organizzazione. Dal colpo di Stato del 1° febbraio 2021, che ha rovesciato l’ex leader civile Aung San Suu Kyi, gli scontri si sono intensificati nell’area, non lontana dal confine con la Thailandia. (ANSA).
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