Esercitazione Nato in Sardegna: cosa sta succedendo

Una fase dell’esercitazione NATO della Marina militare “Mare Aperto 2022” vista dalla baia di Porto Pino. Coinvolti oltre 4mila tra donne e uomini di sette nazioni della Nato e 65 tra navi, sommergibili, elicotteri e velivoli: le forze in campo simulano da giorni scenari ad alta intensità e in veloce mutamento attraverso cui verificare le capacità di intervento in svariate aree.

Mezzi anfibi raggiungono la spiaggia, i portelloni si aprono facendo sbarcare decine e decine di militari in tenuta da battaglia, pronti a raggiungere gli obiettivi. Una simulazione che ha trasformato la spiaggia del poligono di Teulada nel teatro principale di “prove di guerra” che vedono da sempre al centro la Sardegna con esercitazioni due volte all’anno al largo delle coste e di fronte a spiagge molto note e apprezzate da residenti e turisti: da Porto Corallo, nel comune di Villaputzu, a Villasimius, passando per Porto Pino, nel territorio di Sant’Anna Arresi, fino a Santa Margherita di Pula.

Esercitazione Nato in Sardegna, SPIAGGE CHIUSE

La maxi-simulazione però non sta frenando i preparativi per la stagione estiva e nemmeno chi ha già trascorso giornate sotto l’ombrellone. Nessuna spiaggia chiusa o off limit – solo Cala Zafferano, all’interno del poligono di Teulada, è interdetta tutto l’anno – ma 17 specchi di mare vietati alla navigazione, alla pesca, alla balneazione e alle immersioni in orari e giornate ben precise, come stabilito da un’ordinanza della Capitaneria di porto. Lo confermano i sindaci.

“Le nostre spiagge non sono interdette, si sta facendo solo cattiva pubblicità”, dice il primo cittadino di Villasiums Luca Dessì. “I litorali della nostra costa sono aperti – gli fa eco Sandro Porcu, sindaco di Villaputzu. – già questo fine settimana erano pieni di gente. L’interdizione avviene al largo, lontana dalla costa e non crea alcun problema alla balneazione”.

Esercitazione Nato in Sardegna
FOTO TISCALI

E non si placano le polemiche. “Una situazione insostenibile e inaccettabile”. Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana ha definito le esercitazioni militari della Nato che si terranno per tutto il mese di maggio in Sardegna “con migliaia di soldati coinvolti, decine di navi militari e di aerei impegnati”. “Tutto – prosegue – avverrà nella regione italiana con il più alto numero di servitù militari (il 61% con circa 35 mila ettari di territorio vincolati dalle stellette. E ha anche i tre poligoni più grandi d’Europa: Teulada, Quirra-San Lorenzo e Capo Frasca ndr) che già hanno provocato ingenti danni ambientali e paesaggistici nel corso dei decenni, con conseguenze giudiziarie in corso nei confronti dei vertici militari del nostro Paese.

“Vorremmo anche sapere se ci sono stati anche i dovuti preavvisi e coinvolgimenti nei confronti della cittadinanza. Siamo peraltro ad un’estensione dei divieti mai vista con 15 zone coinvolte nel sud ovest dell’isola, tanto che a quanto pare, nelle ultime ore sono arrivati ordini di abrogarne alcuni”, aggiunge Fratoianni “Non sarebbe ora – conclude – di smetterla di assediare la Sardegna, i suoi abitanti, i suoi turisti con queste prove di forza? Sulla vicenda presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare al governo”.  TISCALINEWS