Il Partito progressista democratico (Ppd) al governo a Taipei precipiterà Taiwan in una guerra, se continuerà a “dilapidare arbitrariamente il denaro pubblico per l’acquisto di armi” e ad alimentare le tensioni nello Stretto. È quanto dichiarato ieri dal portavoce dell’Ufficio cinese per gli Affari di Taiwan, Ma Xiaoguang, durante un incontro con la stampa. Il funzionario di Pechino ha riaffermato con forza che l’isola autogovernata è parte della Cina, invitando i taiwanesi a collaborare per lo sviluppo pacifico e integrato delle due sponde dello Stretto.
Le esercitazioni annuali delle Forze armate di Taiwan incrementeranno la prontezza al combattimento dell’isola in risposta ad un eventuale attacco da parte della Cina anche tenendo conto delle tattiche adottate durante l’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato ieri il responsabile della pianificazione presso il ministero della Difesa, Lin Wen-huang, secondo cui la 38ma edizione delle esercitazioni di Han Kuang valuterà le modalità di schieramento dei riservisti, la resistenza delle Forze armate alla guerra cognitiva e la capacità di respingere invasioni in mare e lungo la costa.
Le operazioni promuoveranno l’integrazione tra riservisti, forze di polizia, vigili del fuoco e altre unità civili con lo scopo di innalzare la prontezza alla difesa in tutti i comparti della società. Le esercitazioni di Han Kuang si svolgeranno in due fasi: dal 16 al 20 maggio avranno per oggetto le tattiche di risposta ad un’eventuale invasione cinese, mentre dal 25 al 29 luglio prevedono simulazioni a fuoco vivo. www.agenzianova.com