13 luglio – La polizia di Papua Nuova Guinea ha arrestato i membri di una setta sospettata di cannibalismo. Stando a quanto riportato dal quotidiano The National, le 29 persone arrestate sono accusate di aver ucciso almeno sette persone per mangiarne il cervello e preparare una zuppa con il loro pene. Tra gli arrestati figurano anche otto donne.
Il quotidiano sottolinea come la setta, composta da un migliaio di iscritti, fosse state creata per contrastare gli stregoni accusati di cattive pratiche. La stregoneria è abbastanza diffusa in Papua Nuova Guinea: parte della popolazione consulta gli stregoni per capire le cause di malattie, morte o problemi finanziari. Uno stregone può chiedere circa 1000 Kina (387 euro) per i suoi servizi, oltre a un maiale e a un sacco di riso, ma alcuni chiedono anche rapporti sessuali con le donne della famiglia del “paziente”. Richiesta contro cui si era schierato un leader della setta.
Secondo The National, gli arrestati avrebbero ucciso sette persone a partire dallo scorso aprile. “Abbiamo mangiato il loro cervello crudo e abbiamo portato i pezzi i loro corpi, come fegato, cuore, pene e altri, alla hausman (casa tradizionale degli uomini) perché i nostri capi creassero dei poteri che i membri potessero usare”, ha spiegato uno degli arrestati. tmnews