La crisi innescata dalla guerra in Ucraina “metterà anche fine alla globalizzazione come l’abbiamo conosciuta finora e ridefinirà le alleanze globali. Il concetto di portare il cambiamento tramite il commercio (Wandel durch Handel) ha mostrato i suoi limiti e dobbiamo ripensare i nostri legami con i regimi autocratici e rafforzare i legami con partner che condividano il nostro modo di pensare”.
Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Peterson Institute.
Una globalizzazione più sicura
“Non ci serve un ritorno del protezionismo. Quello di cui abbiamo bisogno è una globalizzazione più sicura. Ovviamente non sarà facile trovare un equilibrio”, ha proseguito.Incalzato su questi concetti dall’intervistatore, Gentiloni ha rilevato come 20 anni fa non si percepissero i problemi che si sono evidenziati oggi sulla dipendenza dal gas della Russia e che ancora solo 10 anni fa “si pensava che coinvolgere Russia e Cina alla fine sarebbe stato positivo per l’economia globale. Semmai – ha rilevato – siamo stati lenti a capire che non era così, ma oggi è chiaro”. (askanews)