Covid, a Shanghai lockdown, droni e cani-robot: la gente non ne può più

Shanghai

Pechino, 14 apr. (Adnkronos Salute) – Sfiorano i 28.000 i nuovi casi di Covid-19 a Shanghai. Un nuovo massimo per la megalopoli cinese con 26 milioni di abitanti, per lo più ‘prigionieri’ in casa o nei centri di isolamento. E le autorità ammettono che ci sono 9 pazienti gravi nella città che non immaginava di ritrovarsi come Wuhan 2 anni fa e che fa i conti con la peggior ondata di contagi dall’inizio della pandemia. Il leader Xi Jinping insiste sulla strategia ‘tolleranza zero’.

“La tenacia è la vittoria”, ha detto ieri secondo dichiarazioni diffuse dall’agenzia Xinhua, ribadendo la necessità di “ridurre al minimo l’impatto dell’epidemia sull’economia e lo sviluppo sociale”. Xi, che aspira al terzo mandato al potere, ha ripetuto che si deve mettere “il popolo davanti a tutto, la vita davanti a tutto”. E Shanghai resta per lo più in lockdown, un lockdown rigido che mette a dura prova gli abitanti – con ‘cani-robot’ in strada e droni in volo sopra ai palazzi – anche se alcune restrizioni sono state parzialmente revocate in qualche area. Abitanti esausti, che non ne possono più.

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Il consolato italiano a Shanghai suggerisce ai connazionali “account utili per consegne di alimentari e acqua” e invita a contattare i numeri di emergenza del consolato generale, attivi 24 ore su 24, “in caso di difficoltà nel reperire cibo ed acqua o ad accedere a cure di emergenza”, ricordando che “è permesso” recarsi presso aeroporti e stazioni “solo” con il permesso del proprio comitato di quartiere, oltre a dover avere il referto con esito negativo di un tampone molecolare effettuato entro 48 ore e di un test antigenico effettuato entro 24 ore.

Il Dipartimento di Stato Usa ha ordinato a tutto il personale non essenziale di lasciare la città in una Cina che – scrive anche ‘The Hill’ – censura le denunce degli abitanti in lockdown a corto di generi alimentari. Il ‘Financial Times’ racconta oggi del piccolo cane-robot con il megafono sulla schiena che gira per le strade di Shanghai e invita gli abitanti a rimanere in casa, lavarsi le mani e controllare la temperatura. Un ‘quattrozampe’ “molto efficiente”, che fa tre o 4 ‘passeggiate’ al giorno a seconda della durata della batteria, come ha raccontato Wang Yushuo, giovane impiegato della società cinese Dji, che – volontario – controlla il cane-robot da remoto. “Fuori il virus è ovunque – ha detto – Cerchiamo di evitare qualsiasi forma di contatto stretto”.

E a controllare gli abitanti dall’alto ci sono anche i droni in quella che – sottolinea il Ft – è tra le città più sorvegliate al mondo ma in cui le telecamere puntate su strade vuote non servono più a molto. I dati odierni della Commissione sanitaria nazionale riportati dall’agenzia ufficiale Xinhua, segnalano per Shanghai 2.573 nuovi casi confermati di Covid-19 di trasmissione locale (su 2.999 confermati in tutto il gigante asiatico) e 25.146 casi relativi a pazienti asintomatici (su un totale di 26.391). E la Commissione sanitaria di Shanghai segnala 9 casi in “condizioni gravi”, 8 dei quali sono pazienti di età compresa tra i 70 e i 93 anni, nessuno – secondo la Xinhua – vaccinato contro il Covid-19 e tutti con patologie pregresse.

In Cina – sottolinea il ‘Washington Post’ – l’88% della popolazione è vaccinato con due dosi, ma Pechino ha dato la priorità alle persone in età lavorativa, tenendo le fabbriche aperte e rifornendo il mondo durante la pandemia. E nel gigante asiatico solo la metà degli over 80 ha ricevuto due dosi di un vaccino anti-Covid e solo un quinto una terza dose.